Mi chiamo Alfio. Mia moglie Marika ereditò dai genitori degli appezzamenti di terreno sui quali fece costruire un grosso ranch. Nella struttura sono presenti gli animali tra cui polli, mucche e soprattutto i cavalli. Si tratta di un luogo magico, pieno di verde, in cui si percepisce il contatto con la natura. Il lavoro, ovviamente, è tanto. Per tale motivo è necessaria la presenza di personale che è prettamente maschile. Ci sono solo due dipendenti fissi, Rodrigo e Fernando e poi alcuni altri inservienti che vengono assoldati per una singola stagione. Dopo pochi anni di matrimonio, il rapporto con Marika cominciò lentamente a deteriorarsi. Si pensava principalmente alla conduzione dell'Azienda ma l'intesa intima tra me e lei divenne, poco a poco, inesistente. Avevo bisogno di nuovi stimoli. Ad un certo punto, Marika assunse un affascinante giovanotto di nome Mario. Il mio compito era quello di insegnargli il lavoro. A volte basta un dettaglio per accendere il desiderio. Stavo entrando nella stalla quando lo sorpresi a masturbarsi. Guardarlo in quel modo dalla finestrella, attivo' di colpo i miei sensi. Come regola avrei dovuto sgridarlo, invece cominciai a sbottonare la camicia e mi fiondai lì dentro alla svelta. Con sfacciata disinvoltura, mi sedetti accanto a lui affermando che in compagnia potevamo divertirci molto di più e, nel contempo, afferrai il suo pregevole cazzo e lo smanettai con ardente desiderio. Sapevo poco o nulla di lui, tantomeno i suoi gusti sessuali ma la voglia di fare porcate era troppa per indugiare. Mario ci stette e si lasciò segare. Approfittai del momento propizio per prenderglielo pure in bocca. Poi continuai a segarlo, cercando di coinvolgerlo con un bacio. Mario ricambiò le attenzioni precedenti e me lo prese in bocca a sua volta. L'atmosfera divenne caldissima al punto che me lo infilò splendidamente nel culo a candela e pure alla pecorina. Godevo da matti ma, in quel frangente, volli osare di più e gli proposi di fare il contrario. Sembrò un tantino sorpreso ma la curiosità lo indusse a provare. A quel punto glielo piazzai direttamente nel sedere, a missionaria. All'idea di sverginargli il retto, andai proprio in estasi e lo scopai con foga fino a venire copiosamente sulla sua pancia e sul suo petto. Mario, in preda al piacere profondo, sborrò a sua volta. L'assaporamento pieno degli orgasmi venne bruscamente interrotto dall'improvvisa comparsa di Marika e della fidanzata del ragazzo, Giuliana, entrambe ignare di trovarci lì a scopare tra uomini. Le donne, ovviamente, ci ricoprirono di insulti. Poi, Marika cacciò entrambi via dalla tenuta. [prosegue].
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