venerdì 12 gennaio 2024

Sedotta dalla collega di colore

Mi chiamo Alba. Scoprì che il mio ragazzo se la faceva con la cugina, gliene dissi quattro e lui, prontamente, mi mollò. In quel periodo andai letteralmente nel panico, dal momento che, alla delusione sentimentale,  si aggiunse il grosso carico di lavoro in ufficio, praticamente ingestibile. Mi portai le scartoffie a casa nella speranza di affrontare le pratiche con maggiore calma. Ciò nonostante, non riuscivo proprio a trovare il bandolo della matassa. Ad un certo punto, inaspettatamente, bussò alla porta Yara, una collega di colore che si offrì di aiutarmi. Tirai un sospiro di sollievo ma la donna rivelò, dopo pochi minuti, le sue reali intenzioni. Affermò che dovevo rilassarmi e che un bacio poteva servire allo scopo. La assecondai ma, poco dopo, mi propose un massaggio rilassante. Non ci vidi nulla di strano se non la rapidità con cui mi spoglio e quella con cui tolse a sua volta gli indumenti. Con disinvoltura, mi spalancò le cosce, cominciando a leccare la figa. Non pensavo proprio che Yara fosse lesbica! Il piacere indotto dalla lingua, abbassò i freni inibitori. Non contenta, mi sgrilletto' la fica e ci palpammo le tette a vicende (le sue erano grosse). Yara mi coinvolse in una focosa  strofinata di passere da orgasmo. Ormai ero sua! La ragazza si muni' di strap-on e me lo sbattette in bocca. Lo leccai e lo succhiai. Diceva che disponeva pure lei di un cazzo per soddisfarmi. Dopodiché me lo sbattette dentro la passera a pecorina, a candela e poi a missionaria. Continuai a raggiungere orgasmi ma, arrivate a quel punto, era lei che esigeva il piacere. Da dilettante le leccai la figa (la prima in vita mia!). Yara era così eccitata che se ne venne intensamente in pochi minuti urlando soddisfatta. Dopo aver goduto, ci ricomponemmo e cercammo di lavorare, anche se provavo grande imbarazzo. Avevo ancora in bocca il sapore della sua venuta. Dopo quella volta, Yara, per diverso tempo, venne puntualmente a casa ogni giorno ad "aiutarmi" con le pratiche d'ufficio ma ci dedicavamo decisamente di più all'appagamento dei sensi.

nera




















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