sabato 5 luglio 2025

Indecenti attenzioni con la collega d'ufficio

Mi chiamo Sara. Per diverso tempo, io e la mia collega d'ufficio, Giovanna, intrattenemmo un rapporto puramente professionale come segretarie del Dr. Jonas. Ma,  a volte, le sensazioni tra le persone possono cambiare. Quella mattina mi racai in ufficio dopo il solito rischioso prelievo in banca ordinato dal Capo. Giovanna mi apparve subito diversa, notò la mia scollatura. Mi chiese aiuto nel completare una pratica ma, mentre ci accingevamo a interagire con il computer, ottenendo, prealtro, scarsi risultati, lei mi fece capire di voler fare una follia. Mi tolse la giacca e, in meno che non si dica, mi ritrovai palpata al seno da dietro. Non pensavo che Giovanna fosse capace di arrivare a tanto ma quella situazione mi intrigava parecchio. Accarezzai le sue tette da sopra al reggiseno. Finimmo per palparcele a vicenda con reciproci apprezzamenti. Ormai eravamo mezze spogliate. Mi infilò due dita nella figa da dietro elogiandomi per aver indossato le autoreggenti con la riga dietro. Ricambiai leccandole la patata fino all'orgasmo. In una sorta di 69 ci dispensammo altro piacere: lei leccava e io fistavo. Poi, Giovanna afferrò un dildo dalla borsa e mi stuzzicò con quello sul clitoride, mentre leccava i capezzoli. Successivamente, mi sparò il dildo nella topa mentre leccava il clitoride. Raggiunsi un orgasmo profondissimo e urlai come una matta. A quel punto arrivò il Capo, seccato, che si interrogava sul fatto di dover pagare due dipendenti che, invece di lavorare, invece di occuparsi delle pratiche, si mettono a fare altro. Ma noi le pratiche le completammo eccome quel giorno, è solo che il nostro direttore pensa solo agli affari e non sembra nemmeno troppo interessato alla bellezza del mondo femminile, a dirla tutta...      





















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