lunedì 7 aprile 2025

Occhio per occhio

Mi chiamo Christine. E pensare che non mi dava alcun fastidio che Olly, il mio ragazzo, frequentasse un amico gay di nome Paolo. Olly era stato sempre categorico con lui: solo amicizia, niente di più. Eppure quel limite, nel loro rapporto, venne superato. Paolo riuscì a sedurre il mio fidanzato con un massaggio. In tal modo, lo fece spogliare. Massaggiando il corpo, di riflesso, il cazzo del mio ragazzo divenne duro e Paolo glielo smanetto', prima di utilizzare sapientemente la lingua sulla cappella. Li spiavo osservando il pene che reagiva agli stimoli della lingua. Paolo offrì il suo buco intimo e Olly era così eccitato da approfittarne. I due cominciarono a scopare. Paolo stava a cavalcioni su Olly, dondolandosi su' e giù. Ma poi, il passivo richiese di essere "infornato" a pecorina. Olly, gasato, riempì completamente il buco dell'amico fino a fargli sentire lo struscio delle palle sulle natiche. Il ritmo incalzò sempre più. Ero sconvolta per il tradimento del mio ragazzo ma eccita, al tempo stesso, per il modo passionale con cui scopavano. La sborra schizzò copiosa sul buco del culo di Paolo, sugellando l'estasi di quel rapporto insano. Non potevo tenermi le corna, dovevo ricambiare. Pensai subito ad uno spasimante che avevo sempre tenuto a distanza e respinto, tale Walter. Non mi piaceva tanto di viso ma andava bene per pareggiare i conti. Bisogna riconoscere che ha un gran cazzo. Si meravigliò che avessi cambiato idea e io gli spiegai il motivo. Mi prese anche un po' in giro, disse che il mio ragazzo era stato originale nell'andare con un maschio. Tra una parola e l'altra, il suo cazzo divenne durissimo. Mi leccò la figa, glielo ciucciai e poi lasciai che mi sbattesse perbene. Dopo essermi a lungo negata, aveva tutto il desiderio di affondare come si deve e a lungo nelle mie carni prelibate. Mi schizzò di sborra in faccia, consapevole che avrei avuto ancora avuto bisogno di lui.






































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