mercoledì 9 aprile 2025

Le dolci grazie della sorella

Mi chiamo Carmen. Non vado fiera dei miei comportamenti. Vi basti sapere che tra me e mio fratello Leandro c'èstata sempre attrazione fisica anche se ognuno restava al suo posto per ovvi motivi di stretta parentela. Inoltre, eravamo entrambi fidanzati. Poi, capitò che la sua ragazza lo mollò ed io, poco dopo, ruppi col mio partner. Il tempo passava e Leandro stava come un pazzo, carico a pallettoni. Pure io facevo fatica ad arginare coi ditalini, i sussulti della passera. Un giorno, i miei uscirono e tornarono soltanto a tarda sera. Leandro non si sarebbe mai lasciato sfuggire un'occasione così ghiotta. Mi disse che dovevamo parlare ma di dialogato ci fu ben poco, visto che mi tolse subito i vestiti di dosso e cominciò a leccarmi i capezzoli per poi passare alla figa. Sapevo di quanto tutto ciò fosse sbagliato ma la libidine era troppa. Gli succhiai il pisello di gran gusto, prima che lui me lo sbattesse perentoriamente nella bernarda calda. Sopra al letto, in camera mia, lo facemmo di fianco, a pecorina, a candela, godendo come pazzi. A candela, mi muoveva il culo sù e giù. Capì che stava per godere e in quel momento venni. Dopodichè esplose e mi schizzò un mare di sborra in bocca. Credo non si toccasse da un mesetto per cui ricevetti un lago di sperma in faccia. Dovrei sentirmi in colpa ma quella fu proprio una bellissima chiavata a soddisfazione e ne seguirono delle altre, ogni volta che i miei, per svariate ragioni, si allontanavano da casa.  






















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