martedì 1 aprile 2025

L'imprenditrice di successo

Mi chiamo Miranda, sono un'imprenditrice di successo. Gestisco un'agenzia di modelle e una casa discografica, tra le varie attività. Le mie giornate si svolgono quasi interamente tra le donne, che amo particolarmente. Bhè, ad esempio c'è Sara, la fotografa bionda, una tipa molto affascinante. Quando mi porta a vedere i suoi scatti lesbo, di solito mi si bagna sempre la figa. Ricordo ancora con piacere quel giorno in cui venne in Ufficio quando c'era pure Matilde, la segretaria (una delle tante che ho). Guardando le foto hot, finì ben presto con Sara sul divano a limonare e Matilde si fiondò subito a leccare la patata della bionda. Eh si! La bionda ricambiò adeguatamente, slinguazzando la segretaria che, a sua volta, la leccava a me. Io e Sara venimmo, ma come lasciare insoddisfatta la povera Matilde. Io e la bionda provvedemmo in tandem a soddisfarla facendo saettare contemporaneamente le lingue calde nella vagina. Dopo quell'incontro, Sara mi chiese la cortesia di attenzionare il cugino, tale Lucio Labbri, chitarrista. Incontrai Lucio alla casa discografica. Mi sembrò un giovane simpatico, fissato con le chitarre. Non potevo immaginare che fosse gay! Quando cominciai a succhiargli il cazzo, era ormai troppo tardi per fermarsi e poi la fica mi prodeva troppo. Gli feci un grandioso pompino e il povero giovanotto, in forte imbarazzo, eiaculò copiosamente nella mia bocca da maiala. Bhè, fu gratificamente sapere che ero l'unica donna ad avergli dato piacere intimo nel corso della sua vita. Gli dissi che avrei ascoltato le registrazioni dei brani. Sembrava in gamba quel tipo e poi non avrei mai rifilato una scortesia a Sara. Decisi di stipulare un contratto. Naturalmente, io sono l'unica donna e sua manager che può fargli pompini, sia ben inteso. Come dicevo ho svariate segretarie. Anche Giulietta è molto carina, volevo che mi dimostrasse la sua totale devozione e così le dissi di spogliarsi in ufficio e leccarmela. Sorprendentemente, quella troia ci sapeva proprio fare, leccava a meraviglia. E poi finimmo pure a 69, baci e ditalini reciproci. Non posso proprio pretendere nulla di più da lei. Del resto, non scelgo mica le segretarie per le loro capacità tecniche sul lavoro, si arrangiano tutte, più o meno, tra fotocopie, centralino e office. Eh no, le scelgo per le loro abilità linguistiche. LE lingue? Nooo! Che cosa avete capito, che importa dell'inglese, del francese etc..., mi interessano le loro abilità innate di leccapatate!
















































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