Credete davvero che mia madre Monica si potesse accontentare soltanto di guardare i figli che scopano col compagno maturo? In casa lo "Zio Frank" le preferiva di gran lunga Mia, questo è vero, come è noto. Ma lasciate che vi racconti quello che la mamma combinava fuori dall'abitazione. Un giorno decisi si seguirla e la beccai in prossimità di un campetto di pallacanestro a provocare un bel maschione che si allenava. La maiala gli mostrò le gambe aperte. A quell'invito, pochi uomini avrebbero detto di no. E, infatti, Dario non si lasciò affatto pregare più di tanto. La prese per mano conducendola nella sua abitazione. Quello sprovveduto teneva una copia delle chiavi di casa sotto lo zerbino. In tal modo potetti entrare dentro, furtivamente, pure io. Mi nascosi opportunamente ascoltando la loro conversazione. Monica gli raccontò la nostra situazione familiare. Dario, intrigato dalla storia, si rese perfettamente conto che la donna non scopava da un pò e colse l'occasione per trapanarla a dovere dopo aver ricevuto un immancabile e succulento bocchino. Dopo averla chiavata abbondantemente in svariate posizioni, non ultima una prodigiosa pecorina, le schizzò copiosamente sulle natiche. In quel preciso giorno Monica trovò il suo amante, un uomo bello, giovane, affascinante e dotato capace di trapanarla a dovere. Non stavo più nella pelle a guardare quel magnifico esemplare di maschio con cazzo e culo favolosi. Lo ammetto: mi tirai una bella pippa ammirandolo e sporcai tutto il pavimento. Poi corsi via, cercando di uscire fuori dall'abitazione. Sentì, a distanza, mia madre osservare, rivolgendosi a Dario: "Sei solito segarti e sborrare sul pavimento?". Dario, cadendo dalle nuvole rispose: "Bhè, di solito no, è inspiegabile tutto ciò...". Monica concluse: "Strano, davvero strano! Quest'odore mi è familiare...". Leggi dal principio.
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