Mi chiamo Mark. Lavoro come Rider. Girando in bici mi capitò di passare nei pressi di una villa. Notai un'affascinante donna mora. Ci volle poco per riconoscerla e capire che si trattava della famosa star del cinema, Karen Mills. L'avevo vista anche in alcune soap opera di successo. Inoltre, alcuni miei amici, se la segavano puntualmente considerandola la figa per eccellenza. Come dar loro torto? Karen è un gran pezzo di gnocca! La star si era ormai accorta che gironzolavo spesso davanti casa sua. Un pomeriggio, la donna, evidentemente intenta a provocare, si presentò davanti all'ingresso della villa con uno sgargiante indumento intimo rosso, senza mutande, e tacchi del medesimo colore. Un look del genere avrebbe fatto perdere la testa a chiunque e, difatti, la distrazione mi fu fatale. Scivolai con la bici proprio davanti a lei. La gamba mi sanguinava un pò ma poco importava, ero al cospetto della star! Karen si accertò che non mi fossi fatto troppo male. Poi mi invitò ad entrare dentro la sua prestigiosa dimora. Mi disinfettò la ferita. Il suo profumo mi eccitava. Avevo il cazzo già durissimo. Karen non rimase affatto turbata da tutto ciò, anzi, prese l'iniziativa segandomi e ponendolo con disinvoltura tra le sue splendide tettone. Non immaginavo certo che la situazione prendesse una piega del genere. Desideravo al massimo un autografo da quella donna per poi vantarmi con gli amici. Ma, date le circostanze, avrei potuto vantarmi sicuramente molto di più con loro. Karen, con tanto di rossetto sgargiante sulle labbra, mi sbocchinò a dovere. Andai davvero in estasi. Ricambiai il gesto leccandole minuziosamente la calda e deliziosa figa bagnata (che chissà quanti uccelli aveva già accolto!). Fui pronto per scoparla a missionaria proseguendo poi con una magnifica percorina mozzafiato. La ripassata a candela fu davvero esaltante. Lì Karen espresse chiaramente il suo interesse per i ragazzi dotati, ritenendoli meno problematici dei maschi maturi. Proseguimmo a trombare splendidamente sul divano. La fica morbida di Karen massaggiava deliziosamente il mio pene che fu pronto ad eiaculare nella sua bocca. La donna assaporò il nettare caldo. Diedi un'occhiata all'orologio e mi accorsi di essere in ritardo mostruoso con il lavoro. E così corsi via da lì senza nemmeno ricevere l'autografo. Bhè, poco importa, non ho l'autografo della diva ma me la sono fatta alla grande. Gli amici, invidiosi, non ci crederanno mai a meno che non riesca ad ottenere un mitico bis e a reperire qualche suo indumento intimo da mostrare come prova...
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