Mi chiamo Claudia. Sono una giovane moretta che adora le donne mature. Quando fui ingaggiata come segretaria di una nota Azienda, notai subito le due dirigenti mature. Mi serviva soltanto di conoscere i loro contatti per effettuare un approccio diretto. Con la scusa di cercare una pratica inesistente, mi rivolsi a Giacomo, il Capoufficio spiegando di dover per forza parlare con le persone al vertice. Lui non si decideva a fornirmi ciò che desideravo. Da come mi guardava il culo e da ciò di zozzo che trovai nel suo computer portatile, mi resi conto che quel porcello avrebbe sganciato informazioni utili in cambio di favori sessuali: un classico! Dopo una leccata di fica, non pensavo che si segasse mostrandomi un dildo. Quel pervertito si eccitò piazzandomelo dritto nel culo, prima di entrare col suo cazzo nella figa. Durò pochissimo e mi spruzzò sull'ano. A quel punto ottenni una parte delle informazioni che cercavo, l'indirizzo di Simona, una delle due socie. Una volta a casa della donna, scoprì che si stava separando. Ottimo, pensai, il momento adatto per sedurla. In astinenza di sesso, lei finì per starci ed io potetti leccarle comodamente la passera. La matura ricambiò e così anch'io godetti. Ma poi optai per il bis e la feci venire anche la seconda volta. Dopo gli orgasmi, con sfacciataggine, le chiesi l'indirizzo dell'altra socia, Ivana. Andai a far visita anche a lei e non mi ci volle tanto per intrigarla. Leccai perbene la passera di Ivana e poi la coinvolsi in una splendida strusciata tra sorche dove venne solo lei. Ma poi, per fortuna, riuscì a farmela leccare e godetti a meraviglia. Alla fine, Ivana si lasciò sfuggire di avere una figlia lesbica con la quale faceva fatica a comunicare. Probabilmente, dopo un'esperienza del genere, l'avrebbe capita molto meglio. E infatti, tempo dopo, la stessa Ivana mi ringraziò e mi raccontò qualcosa riguardo alle bollenti vicissitudini inerenti la figlia Carola.
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