Mi chiamo Wilma. Nella vita ho preso davvero un'infinità di cazzi. Tuttavia ho l'impressione che, con l'avanzare dell'età, sia diventata ancora più troia. Bisognerebbe tenere dei limiti ma spesso non è facile e si ricercano sempre nuove e intriganti situazioni. Era già da un po' che fantasticavo un'esperienza insolita con Nadia, la mia miglior amica. Probabilmente lo desiderava anche lei ma qualcosa ci tratteneva dal rendere il sogno reale. A freddo, pensare di essere due donne può costituire un blocco psicologico notevole in un approccio intimo. Ci voleva una spintarella e così decidemmo di bere del vino insieme. Questo di sicuro abbassò notevolmente i nostri freni inibitori. Un bacio al sapore alcolico alimentò il fuoco della passione. Ci rendemmo conto che quella sera l'avremmo trascorsa piacevolmente tra donne. Lei mi leccò la fica piuttosto a lungo. All'inizio probabilmente fu stimolata dall'alcol ma poi ebbi la netta sensazione che le piacesse sul serio. Poi tirai fuori il mio dildo e lo provammo a turno prima di condividerlo insieme. Si fece notte fonda e stavamo ancora giocando come troie insaziabili sul divano: tenevamo il lungo dildo nelle fiche e lei si dilettava pure a succhiarmi il piede. Non vi nascondo che ci furono altre serate del genere.
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