giovedì 29 settembre 2022

Il Capo pazzo degli orientali

Mi chiamo Marta. Quella che sto per raccontarvi è una lunga storia ed è per questo che ho pensato di suddividerla in tre parti. Premetto di non essere una santa e di aver scopato con parecchi uomini prima del matrimonio. Con Gustavo, mio marito, avevo trovato una certa stabilità. Tutto cambiò quando conobbi mr. John Simmons. La gelosia del coniuge mi aveva creato non pochi problemi nella ricerca del lavoro ma Simmons, imprenditore di una grossa ditta, era gay. Gustavo sembrò tranquillizzarsi ed io potetti svolgere finalmente il lavoro di segretaria. Ma Simmons era un uomo particolare, non gestiva i suoi rapporti intimi nel privato, bensì in ufficio. Grande amante di uomini, amava scoparne in quantità con la scusa del colloquio di lavoro. I suoi gusti andavano a periodi, a volte i mori, altre i biondi, altre i neri e, altre ancora, gli asiatici. Io mi occupavo di organizzare gli appuntamenti quando i candidti telefonavano. Inizialmente non ero tanto ferrata del genere uomo con uomo ma, grazie a Simmons che, il più delle volte, mi permetteva di assistere mentre "esaminava" accuratamente i candidati, diventai quasi un'esperta. Simmons faceva carne da macello, li trombava praticamente tutti e raramente qualcuno si rifiutava. Pur di ottenere uno straccio di lavoro, abbasavano la testa e succhiavano il tarello duro di Simmons che poi li castigava nel culo senza pietà. Accadde così anche con l'asiatico, un tizio di nome Kim. Quel tipo aveva davvero un bel culetto. Simmons lo sfondò a dovere, schizzandogli poi in bocca. Fu proprio in questa occasione che John tirò fuori una proposta indecente per mio marito. Lì per lì mi sembrò una vera porcata, inoltre conoscevo lo scetticismo di mio marito riguardo ai rapporti gay. Ma la possibilità di ottenere due stipendi mi allettava e, in qualche modo, ne avrei parlato con Gustavo.  














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