martedì 12 novembre 2024

Seduzione lesbo fetish sotto la doccia

Mi chiamo Maya. Sono una donna benestante a cui piacciono gli uomini più giovani. Convivevo con Robert, un aitante brunetto. Con lui c'era una buona intesa sessuale. Non mi aspettavo certo di ricevere le corna che sopraggiunsero come un fulmine a Ciel sereno. Il lavoro di imprenditrice mi costringe ad orari di lavoro piuttosto impegnativi. Per tenere in ordine la casa, decisi di assumere una cameriera, una ragazza di colore di nome Ruanda. La fanciulla è, di sicuro, attraente ma confidavo nella serietà del mio uomo, speravo che non si lasciasse travolgere da bassi istinti. E invece Robert mi pugnalò alle spalle all'improvviso. Quel porco aveva sedotto la neretta e se la scopò di brutto obbligandola a visionare materiale porno, il tutto nell'arco di tempo disponibile antecedente al mio rientro dall'Ufficio. Arrivai a casa troppo tardi, quando ormai lui le stava già sborrando copiosamente in bocca dopo essersela sbattuta pure nel culo. Di fronte alla mia reazione rabbiosa, Robert, al pari di molti uomini vigliacchi, se la diede a gambe. La vergogna lo attanagliò, insieme all'incapacità di affrontarmi. Ruanda tentò di giustificarsi ma sappiamo bene che non mancavano le sue responsabilità, in merito alle corna. Avrei potuto cacciarla fuori a calci subito, toglierle, dunque, il lavoro. Invece, pensai di girare la cattiva sorta in buona. Non ho mai fatto mistero dell'attrazione che provo per le donne e quella era l'occasione adatta per evidenziarlo. La rabbia non si placò, desideravo punirla, ma l'incazzatura folle si mescolò, torbidamente, al desiderio erotico trasgressivo. E così, decisi di portare la ragazza sotto la doccia, poi mi spogliai anch'io. La baciai. Lei credette che volessi farle del male, tremava tutta. Intanto, aprì l'acqua calda, poi mi stesi e da terra, le "infilzai" la figa con le dita dei piedi (con le quali, a tratti frugavo pure il clitoride). La neretta non si aspettava di certo un atteggiamento del genere, restò mezza sconvolta ma quel trattamento cominciò a piacerle e rimase immobile a farsi frugare e sfondare la patata dai miei piedi audaci. Mi eccitai talmente nel vederla godere che cominciai pure io a masturbarmi. La porcata andò avanti finchè lei arrivò all'orgasmo urlando come una matta ed io stessa raggiunsi un piacevolissimo e profondo amplesso dal sapore erotico-vendicativo. Il mio intento era quello di umiliarla e, infondo, riuscì piuttosto bene ma potevo trarne ulteriore vantaggio da quella situazione inizialmente scomoda. Con Robert ormai fuori dai giochi, potevo avvalermi dei servigi della neretta non solo nel ruolo di cameriera ma pure come schiavetta personale per l'appagamento sessuale. La ragazza non disponeva di grande scelta: accettare il lavoro e la sottomissione oppure andarsene via mestamente "con una mano avanti e un'altra indietro", come si suol dire. Posso affermare di averci guadagnato, dopo aver subito il tradimento, perchè adesso ho una bella puttanella servizievole tutta per me!

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domenica 3 novembre 2024

Spietata Kate!

Sono Kate, la biondina infernale bisex. Non seguite i miei esempi perchè sono un'autentica stronza. Nella storia che mi accingo a narrarvi, ho usato le persone per un tornaconto personale. Partiamo dal principio. Tutto parte dal mio interesse atavico per una fotografa mora, teoricamente etero, di nome Karen. Entrambe facevamo parte di una comitiva di maschi benestanti, alcuni di questi professionisti nel mondo dello sport. Essendo le uniche due donne, ricevevamo adeguate attenzioni dai 5 uomini presenti. E per attenzioni intendo cene, vestiti, regali e, naturalmente, scopate a volontà. Non potevamo lamentarci. Ma le situazioni, nella vita, possono cambiare in fretta. Una ragazza di colore, di nome Zelda, si aggiunse alla comitiva in quanto conoscente di uno dei maschi. L'ingresso di quella tipa nel gruppo sconvolse letteralmente gli uomini. Sembravano tutti ipnotizzati da lei e non vedevano l'ora di fottersela. Io e Karen, ormai "merce usata", come si suol dire, passammo nettamente in secondo piano. Tutto l'interesse dei maschi era rivolto verso Zelda, la "new entry". Sapevo che, alla lunga, i boys se la sarebbero scopata... e gratis per giunta! E sapevo anche che gli pesava aspettare e che, dunque, accorciare i tempi, seppur pagando, sarebbe stata un'opzione gradita. Accennai a Karen l'idea di voler sfruttare economicamente la situazione convincendo la nera a prostituirsi. Ma la fotografa snobbò il mio piano. E così decisi di fregare entrambe ma vediamo come. Zelda aveva bisogno di soldi per pagarsi l'Università e altre cose. Le spiegai che ci avrebbe guadagnato un bel gruzzolo per essere "carina" almeno una volta con i ragazzi. Diventai una sorta di mediatrice. A loro chiesi la somma esagerata di 15.000 euro con l'intento di darne a Zelda soltanto 8.000. Ero presente quando la neretta finì in balia dei boys, dopo aver intascato i suddetti 8.000 euro. Quale miglior occasione per ammirare il corpo nudo di quella venere, offrirla "in pasto" ai maschi e, nel contempo, palparle le tette e il culo mentre la poverina spompinava e segava per poi lasciarsi sbattere. Bhè, in realtà, su di lei si concentrarono soprattutto in due, gli altri preferivano segarsi osservando la scena. Durante quella porcata, venne tirato inevitabilmente in mezzo l'argomento soldi e il relativo scompenso tra i 15.000 sganciati dai "richiedenti" e gli 8.000 effettivamente percepiti dalla ragazza. A quel punto, inventai la scusa di averle conservato la restante parte. I giovanotti, notando che la palpavo, mi chiesero se avessi certe tendenze (con riferimento anche ad un possibile flirt tra me e Karen) ma io risposi che lo facevo giusto per aumentare l'eccitazione maschile e nulla più. Di sicuro gongolai a palparle le tettone e ad allargare le natiche mentre prendeva il cazzo a pecorina. La conclusione fu che tutti i maschi presenti (compresi i segaioli cronici) si svuotarono i coglioni sul viso e sul corpo di Zelda, riempendola di sperma. Poi, soddisfatti, si allontanarono. A quel punto, Zelda mi chiese se fossi un pò saffica. Le risposi di si. Poi, pretese il resto dei soldi. Io la invitai a mantenere la calma e ad andare prima sotto la doccia, fingendo che glieli avrei dati dopo. Invece, mentre lei si lavava, sparì e andai direttamente da Karen, raccontandole l'accaduto. Le prospettai la possibilità di un aiuto economico per la sua attività. Naturalmente, ciò la fece vacillare e aprire ad un'esperienza di sesso con una donna. Dopo alcune toccate, finimmo per baciarci. Poi lei, da neofita, provò a leccarmi la figa da dietro. Ci riuscì in parte ma era un tantino impacciata. Preferì dedicarmi io a lei, a quella patata da sempre sognata. Mi stesi sul letto e lasciai che lei mi ponesse la passera all'altezza della bocca, dopodichè sfoderai tutta la mia "foga linguista" per farla impazzire. Andò in estasi la puttanella. Poi, si stese sul letto, spalancò le cosce e lì le diedi il "colpo di grazia" continuando a limonare il suo clitoride. E così se ne venne intensamente per la mia estrema soddisfazione. Assaporai il suo nettare, naturalmente. Preventivamente, avevo nascosto una macchina fotografica impostata sullo scatto automatico in modo da immortalare quell'incontro in ogni minimo dettaglio. Il materiale raccolto valeva oro, una volta venduto ai ragazzi, amanti delle "interazioni intime tra ladies". Karen provò a strapparmi la macchina dalle mani ma fu tutto inutile, dal momento che le foto, grazie ad una innovativa funzione, erano già state "sparate" sul cloud per una memorizzazione sicura. Bhè, da questa vicenda tirai fuori un bel mucchio di soldini ma resto tutt'ora alla larga da Zelda e Karen che, se potessero, mi spaccherebbero come minimo la faccia... 

mora