Bentrovati da Anita. Vi racconterò di quando soccorsi Marco Baldi, un ragazzo che aveva usato in modo un tantino avventato la pillola per l'erezione. In realtà, il tipo non necessitava di alcun farmaco essendo peraltro dotato di natura, solo che, probabilmente, si sentiva insicuro psicologicamente e non intendeva sfigurare nei confronti di una donzella corteggiata per mesi. Questo atteggiamento era assolutamente comprensibile dato che, la madre del giovane, di nome Clara, era una donna piuttosto invadente e bigotta. In altre parole, mi resi presto conto che, in maniera torbida e latente, i due si desideravano a vicenda. Questa sorta di complesso di Edipo biunivoco (non saprei come definirlo in altro modo!) appariva ulteriormente accentuato da due elementi oggettivi: 1) Marco era figlio unico; 2) Clara non aveva più un marito essendo ormai separata già da alcuni anni. E dunque, ricapitolando: madre morbosa e figlio insicuro rappresentano un connubio a dir poco inquietante. Ma veniamo ai fatti, ossia al momento in cui fui chiamata ad intervenire in quella abitazione fuori città. La telefonata allarmante di Clara anticipò leggermente l'alba. La donna, presa dall'ansia incontrollabile esclamò: "Dottoressa corra qui immediatamente! Mio figlio è in pericolo di vita!". Sono un medico, il mio dovere è aiutare le persone per cui mi precipitai di corsa a casa dei Baldi senza tenere in grande considerazione la preoccupazione eccessiva della signora. Scesi dall'auto e bussai alla porta. Clara aprì dopo pochi istanti spiegandomi di aver sorpreso il figlio, nel cuore della notte, in compagnia di una ragazza. Quest'ultima, vedendo entrare la madre del ragazzo nella stanza, se l'era data a gambe per evitare ogni forma di imbarazzo lasciando lui in piena erezione incontrollata. Marco, resosi presto conto che il pene non riusciva più a tornare morbido, fu colto dal panico assoluto e non gli restò altro da fare che invocare l'aiuto materno. Una volta di fronte a Marco, pregai la madre di uscire fuori dalla stanza. L'avrei aggiornata io a breve riguardo alla situazione di salute del figlio. Scambiai quattro chiacchiere col ragazzo. Mi resi conto che aveva utilizzato una pillola più potente del viagra per lasciare stupita quella improbabile fidanzatina. In realtà rimasi io meravigliata, e anche parecchio, nell'osservare la mazza notevole del giovane. Scattai subito una 'foto ricordo' all'uccello. A lui dissi che serviva per il database dell'ospedale. In realtà volevo far crepare di invidia le mie amiche. Quando afferrai in mano il cazzo, in qualità di medico ovviamente (eheh!), cominciai a provare una incontenibile voglia libidinosa testimoniata dall'umidità, sempre più pronunciata, tra le cosce. Riuscì a mantenere la calma e a dare disposizioni alla madre di concedermi un pò di tempo per risolvere la situazione. Precisai, inoltre, che non era necessario portare il figlio in Ospedale. Detto questo, rientrai nella camera e, da gran troia, cominciai a sbocchinare il poderoso uccello del ragazzo disteso beatamente sul letto. Marco, naturalmente, si stupì parecchio del mio coportamento poco professionale ma iniziò ad eccitarsi. In men che non si dica, tolsi alcuni indumenti e, lasciando addosso le autoreggenti bianche, mi misi sopra di lui facendo penetrare quel magnifico uccello, duro come il marmo, dentro la vagina bagnata e vogliosissima. Il sù e giù era decisamente eccitante. Godevo alla grande e avvertivo, in modo evidente, che anche a lui piaceva tanto. Tuttavia, non riusciva a lasciarsi andare completamente dato che, nonostante le mie rassicurazioni, temeva che la madre potesse entrare nella stanza all'improvviso e sorprenderci a scopare. E' ben noto che, durante il sesso, solitamente si è più vulnerabili. Pur convenendo di avere una madre invadente, ammise di gradire le sue premure. Mi bastò stuzzicarlo un pò e i suoi pensieri libidinosi su base incestuosa affiorarono come quando un sottomarino torna in superficie. Glie spiegai il mio punto di vista: con la madre sempre tra i piedi avrebbe avuto enormi difficoltà con le ragazze. Tuttavia, quella donna, che poteva sembrare un ostacolo, rappresentava, in realtà, la soluzione del problema stesso. Un rapporto torbido come l'incesto gli avrebbe garantito la figa sempre disponibile. Questo pensiero perverso eccitò talmente il ragazzo da condurlo alla copiosa eiaculazione. Marco mi schizzò nella passera e pure in bocca! La cura naturale aveva sortito l'effetto desiderato. Appagata da quella splendida trombata, mi rivestì in fretta, salutai il ragazzo promettendogli che avrei parlato personalmente con la madre indirizzandola intimamente verso di lui. Una volta a tu per tu con la signora Clara (ignara di cosa fosse appena accaduto nella stanza del figlio) la rassicurai sulle condizioni di salute di Marco. Poi, sfacciatamente, esposi il mio pensiero fingendo di essere anche una psicologa. Vista la scarsa affidabilità delle ragazze frequentate da Marco, e considerando che lei si occupava già per 3/4 dei bisogni del figlio (preparare da mangiare, lavare, cucinare, stirare etc...) avrebbe potuto completare il quadro aggiungendo l'intimità sessuale. La donna, nonostante di stampo piuttosto limitato e bigotto, di sicuro aveva già in mente fantasie depravate del genere, solo che mancava il coraggio di portarle avanti. Il 'parere autorevole' di una dottoressa, favorevole in tal senso, cominciò a fugare le sue perplessità che si sciolsero come neve al sole e a ritenere una soluzione del genere sempre più plausibile. Passarono diverse settimane affinchè la situazione evolvesse prendendo una certa piega. La telefonata gioiosa di Marco, non lasciò più adito a dubbi: il figlio trovò il suo equilibrio mentale e sessuale andando puntualmente a letto con la madre. Siete curiosi di conoscere i dettagli del rapporto incestuoso? Scopriteli qui. Spero che questa storia zozza vi sia piaciuta. Tranquilli, ho ancora altre avventure da raccontarvi... Baci dalla vostra dottoressa porcellina.
Una volta allontanata opportunamente la madre, la dottoressa procede alla 'terapia naturale di riabilitazione' del ragazzo...
La dottoressa ha appena soddisfatto Marco ma è una donna molto impegnata... d'ora in avanti, chi si prenderà cura del giovanotto? Bhè, la madre morbosa sembra proprio poter essere il soggetto ideale...
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