Mi chiamo Carmela. Lavoravo come cameriera presso un'abitazione. Tutto scorreva serenamente a parte la presenza di Giovanna, la vivace figlia della coppia. Diciamo che, spesso, in casa, rimanevo da sola con lei e notavo i suoi sguardi interessati. Ma, per lungo tempo, non accadde nulla. Poi, un giorno, mentre mi stavo cambiando, Giovanna pretese di entrare in camera e cominciò con gli apprezzamenti alle mie tettone. Da lì, l'atmosfera si scaldò, lei le leccò a me, io a lei. Il racconto Cambia dal punto di vista di Giovanna: Riuscì a coinvolgerla in una slinguazzata a turno di passere. Cominciò lei, dal basso, poi io e poi di nuovo lei. In realtà, Carmela era una tipa un pò all'antica, non concepiva tanto i rapporti tra donne ma io le spiegai che sarebbe stato meglio così. Insomma, ognuno avrebbe trovato il proprio giovamento e così lei si convinse. In effetti, fu bellissimo fare l'amore con quella donna prosperosa solo che, proprio durante il mio sontuoso orgasmo, l'ultimo dei tanti, sul lettone, comparve, all'improvviso, mia madre Claudia che ci beccò nude e avvinghiate. Bhè, le chiesi di chiudere un occhio con mio padre e lei fortunatamente lo fece. Bhè, papà Giulia si lamenta sempre, dice che Carmela è pasticciona, che non pulisce bene ma poverina, io la impegno tanto che dopo non ha la forza di sbrigare le faccende domestiche al meglio. Io la difendo sempre, comunque e mio padre si arrabbia mentre mia madre, consapevole della situazione, sorride.
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