martedì 4 febbraio 2025

Ad ognuno il proprio brivido

Mi chiamo Anna. E pensare che fui proprio io a consigliare al mio ex ragazzo, Riccardo, di rivolgersi ad uno psicologo per affrontare le sue ansie nel momento in cui si arrivava all'intimità tra di noi. Credevo che fosse solo timido, insicuro, ma mi sbagliavo di grosso. Tutti i nodi, prima o poi, vengono al pettine. Lo accompagnai io stessa da Alessandro, il giovane dottore e restai ad aspettare fuori la porta. Mi insospettì guardando l'orologio. La seduta doveva essere di un'ora ma stavano chiusi lì dentro da almeno un'ora e mezza. I cretini non chiusero la porta a chiave per cui, potetti entrare nella stanza. Quando varcai la soglia, li vidi nudi, intenti a smanettarselo a vicenda. Capì che si trattava di un epilogo sessuale e che prima c'era stato di sicuro molto altro. Il dottore, seppur consapevole della mia presenza, suggerì a lui di non fermarsi. Del resto, perchè interrompere un momento di idilliaco piacere reciproco? Schizzarono entrambi copiosamente e si baciarono pure i maialini. Avrei dovuto solo incazzarmi, invece mi si bagnò la fica e dovetti pure toccarmi. Quando tornai sobria, però, capì di dover chiudere con lui, dal momento che teneva altre priorità. Incontrai la mia amica Jolanda. Le spiegai la situazione. Lei ha sempre avuto un debole per le donne, io meno. Mi convinse, ad ogni modo, a spogliarci. Provai a leccargliela ma con scarsi risultati. Non sono per nulla portata in tale genere. Lei, allora, per rendermi felice, contattò il suo ragazzo che venne a scoparsela. Credevo solo di far loro compagnia, invece, a sorpresa, lei mi concesse di stare col suo ragazzo che mi trombò a candela e mi sborrò pure dentro la figa mentre lei, estasiata, mi faceva un ditalino. Bhè, quando il ragazzo viene meno, basta avere una buona amica che ti risolve il problema.  






























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