Mi chiamo Gloria. Un giorno facevo fatica a reperire telefonicamente il mio ragazzo Davide. Poi, quando rispose, disse che stava in compagnia di un amico, Joe il biondino, nella casa di villeggiatura. Incuriosita, lo raggiunsi e trovai i due in camera da letto che si guardavano in modo complice. Feci mille ipotesi, pensai che aspettassero donne ma, poco dopo, mi resi conto che stavano per "consumare" tra di loro e la mia presenza risultava quasi scomoda. Joe fece una pompa a Davide e poi se lo fece mettere nel culo. Io intanto spompinavo il passivo. Davide se ne venne inondando di seme il sedere dell'amico. Poi, il biondino, eiaculò a sua volta, schizzando in faccia a Davide. Dopo di ciò, il mio ragazzo disse che era meglio che andassi via e mi pregò di non tornare più in quella casa. Che bella storia, non solo cornuta ma pure maltrattata! Valli a capire gli uomini!
mercoledì 26 febbraio 2025
Il mio ragazzo ambiguo
martedì 25 febbraio 2025
Finta fotografa seduttrice
Sono Sonia. Adoro dare passaggi alle belle sconosciute e fingermi fotografa per intrigarle. Con questa tecnica mi sono portata a letto un sacco di ragazze, non ultima Camilla, una tipa davvero carina con un seno stupendo. Con lei fu tutto molto naturale. Bhè, in realtà era un pò ingenua, mi diede modo di baciarla, spogliarla e di leccarle agevolmente la figa. Ero così eccitata che mi bastarono solo le sue dita per raggiungere il piacere. Poi, mi dedicai al suo appagamento. La leccai prima dal basso, per un primo delizioso amplesso. Poi, le feci un ditalino a pecorina dopo averle insalivato le parti intime. E così, la dolce Camilla venne ancora. Bhè, mi disse che ci sò proprio fare con le donne e credo che, infondo, abbia ragione.
La madre premurosa del mio ragazzo
La massaggiatrice amica di mio figlio
Mi chiamo Miriam. Mio figlio mi parlò di Noemi, una sua amica che effettuava massaggi a domicilio a prezzi modici. Quando venne a casa notai il suo bell'aspetto. Noemi era una ragazza decisamente carina. Le chiesi se fosse interessata a mio figlio ma lei rispose di no. Avrei scoperto di lì a poco il perchè, dato che era palesemente orientata sulle donne. Mentre mi massaggiava, si spogliò a sua volta con chiare intenzioni di lesbicare. Una volta nude entrambe ci baciammo e ci lasciammo andare alle leccate di culo e fica bollenti e ad un focoso 69. Durante questo siparietto, gli orgasmi non mancarono di certo. Quando la sera vidi mio figlio, mi chiese se Noemi fosse stata brava e io gli risposi di si, ovviamente, senza scendere in compromettenti dettagli. Poi, mi chiese anche se avesse un interesse nei miei confronti e a quel punto gli suggerì di cambiare ragazza.
Amiche Curiose
Sono Tina. Probabilmente, io e la mia amica Sara sentivamo entrambe l'esigenza di provare esperienze intime con le donne. Restai al mio posto finchè non capì quanto fosse grande questo suo desiderio. La svolta avvenne quando mi raccontò di aver conosciuto una signora particolarmente sexy per lavoro. In realtà, effettuata una consegna di libri a domicilio, l'aveva sorpresa nuda in bagno e le due stavano cominciando ad eccitarsi. Ma, sul più bello, sulle reciproche spruzzate di acqua calda di doccetta sulle passere, erano state interrotte bruscamente dal nipote segaiolo della donna. Lei, per evitare di essere sputtanata in giro, ottenne il silenzio del ragazzo con il sesso. Entrambe gli leccarono il cazzo, e lui, porco, la leccò alla zia. Ma Sara si rifiutò di prenderlo, lasciando l'incombenza dell'appagamento del tipo alle mani esperte della zia. Sara mi raccontò questa esperienza mentre stavamo a casa sua. In una borsetta, trovai un dvd porno lesbico e mi venne l'idea di piazzarlo nel lettore del computer portatile per scaldare l'atmosfera. A quel punto, lei si incazzò che smanettavo con la sua roba ma fu il momento adatto per sfociare nella passione che culminò con un bacio. Da lì, ci leccammo a turno e pure a 69 e non mancò lo strofinamento di fiche. Bhè, credo di essere stata più brava io dal momento che lei godette davvero parecchio.
lunedì 24 febbraio 2025
La nuova compagna del padre
Mi chiamo Carla. Ammetto che non mi dispiace frequentare uomini benestanti. Romeo aveva perso da poco la consorte, quando lo conobbi. Il rapporto intimo era tiepido ma mi consentiva di vivere una vita agiata. Bhè, l'elemento particolare della vicenda è sicuramente la figlia di Romeo, Giulia. Lei è una ragazza sveglia, aveva capito tutto. Cercai di pormi come una mamma con lei, ma non ero credibile. Tra di noi si innescò un clima strano, torbido. Ci finì a letto per averla dalla mia parte ma poi mi resi conto che la situazione mi eccitava di brutto. Giulia mi trattò malissimo, alla stregua di una sgualdrina, e non si può dire che avesse tutti i torti ma, quando finimmo a fare sesso, fu un'esperienza a dir poco esaltante. Partì blanda con leccate delle tette e ditalini ma lei, invece, mostrò una foga incredibile. Me la leccò, infilò le dita e pure un dildo ed io mi aprì totalmente godendo come una matta e non le nascosi la verità sui miei scopi. Me la slinguazzò con tale foga, che le venni in faccia e sul seno. Provai un orgasmo profondissimo. Di sicuro, a letto, la figlia è molto meglio del padre!
Una cameriera per amica
Mi chiamo Carmela. Lavoravo come cameriera presso un'abitazione. Tutto scorreva serenamente a parte la presenza di Giovanna, la vivace figlia della coppia. Diciamo che, spesso, in casa, rimanevo da sola con lei e notavo i suoi sguardi interessati. Ma, per lungo tempo, non accadde nulla. Poi, un giorno, mentre mi stavo cambiando, Giovanna pretese di entrare in camera e cominciò con gli apprezzamenti alle mie tettone. Da lì, l'atmosfera si scaldò, lei le leccò a me, io a lei. Il racconto Cambia dal punto di vista di Giovanna: Riuscì a coinvolgerla in una slinguazzata a turno di passere. Cominciò lei, dal basso, poi io e poi di nuovo lei. In realtà, Carmela era una tipa un pò all'antica, non concepiva tanto i rapporti tra donne ma io le spiegai che sarebbe stato meglio così. Insomma, ognuno avrebbe trovato il proprio giovamento e così lei si convinse. In effetti, fu bellissimo fare l'amore con quella donna prosperosa solo che, proprio durante il mio sontuoso orgasmo, l'ultimo dei tanti, sul lettone, comparve, all'improvviso, mia madre Claudia che ci beccò nude e avvinghiate. Bhè, le chiesi di chiudere un occhio con mio padre e lei fortunatamente lo fece. Bhè, papà Giulia si lamenta sempre, dice che Carmela è pasticciona, che non pulisce bene ma poverina, io la impegno tanto che dopo non ha la forza di sbrigare le faccende domestiche al meglio. Io la difendo sempre, comunque e mio padre si arrabbia mentre mia madre, consapevole della situazione, sorride.
La migliore amica di mia madre
Mi chiamo Michelle. A Irma, la migliore amica di mia madre Claudia, le donne piacciono però, la mia genitrice non è così aperta di mentalità da lasciare una possibilità di approccio, essendo etero convinta. Irma non è affatto male, nonostante non sia più una giovinetta. Più di una volta avevo ipotizzato di andarci a letto. In realtà, attendevo solo l'occasione giusta per provarci. Un giorno, Irma venne a casa ma Claudia era fuori. La feci accomodare. Poi, lei mi disse di essere stanca e si riposò sul divano. Ad un certo punto, entrai nel salotto, mentre stava ancora dormendo, e ci provai spudoratamente. Fortunatamente lei ci stette e così ci baciammo. Poi me la leccò ed io ricambiai con una foga molto maggiore della sua che la fece gemere di piacere. Sulla via facile dell'eccitazione, la feci girare a pecorina e le ficcai un bel dito nel culo che la fece sbrodolare come una maiala in preda all'orgasmo. Poi, lasciai che me la leccasse perbene da sotto e godetti parecchio raggiungendo, a mia volta, l'amplesso. Mia madre rientrò a casa troppo tardi, giusto in tempo però per constatare gli avvenimenti. Ci trovò nude e fresche di goduta. Delusa da entrambe, non le restò che accendersi una sigaretta e bere del vino rosso.
Cercasi collaboratrice
Mi chiamo Mirella. Cercavo lavoro come segretaria, anche se sono imbranata con i computer. La mia vicina è un'imprenditrice e aveva bisogno di una collaboratrice. Probabilmente, per le mie doti professionali non sarei servita a molto ma, per fortuna, la signora Rossana è una gran lesbicona e apprezzò le mie virtù più nascoste. Lesbicammo già il primo giorno di lavoro, di primo mattino, nella stanza che mi era stata assegnata. Ci spogliammo piuttosto in fretta e le leccai il seno con gusto. Le leccai il buco del culo, previa insalivazione. Dopodichè limonammo e poi leccò lei la mia fica, apprezzando il fatto che avessi indossato le autoreggenti, oltre ai tacchi rossi. Le sue slinguazzate mi portarono velocemente all'orgasmo, dopodichè fui io a ricambiare leccandole la figa a missionaria sopra al tavolo. A quel punto, esplose pure lei. Il suo viso appagato mi fece intendere di essere stata per lei la scelta migliore.
venerdì 21 febbraio 2025
Arti marziali erotiche
Il mio maestro di arti marziali è particolare, non si sofferma solo sulla lotta ma piuttosto sugli allievi maschi. Ricordo quando se ne fece uno proprio davanti ai miei occhi...
Amiche disinibite
Mi chiamo Christine. A volte ci si va a infilare in certe situazioni particolari. Decisi di acquistare un fallo in un sexy shop ma, invece di provarlo da sola, chiesi alla mia amica Flora di aiutarmi. Pensavo fosse più un gioco, dato che lei ha sempre affermato di essere etero. Però, intanto, messa a pecora, con lei che teneva il fallo in mano, si creò una situazione imbarazzante. Flora mi poggiò la punta dell'oggetto sulle labbra, poi, pian piano, spinse dentro procurandomi piacere. Non ci andò tanto per il sottile. Più continuava, più mi bagnavo e più il dildo entrava dentro con facilità. Flora non si fermò, anzi, a un certo punto lo spinse dentro con due mani e continuò finchè arrivai all'orgasmo. Tra noi si innescò un clima di puttaneria diverso dalla solita amicizia. Flora appariva visibilmente vogliosa. Stavo per andarmene quando mi convinse a seguirla in camera da letto. La curiosità di vedere cosa sarebbe accaduto, mi spinse a restare. Ci stendemmo sul letto, entrambe con la lingerie. Lei finse di voler dialogare ma, in realtà, eravamo eccitate come matte, anch'io, nonostante fossi venuta col fallo, poco prima. E così, cominciammo a sditalinarci a vicenda. Fu un momento magico, totalmente disinibito. Invece di fermarci, sgrillettavamo sempre più veloce: ognuna voleva fare arrivare l'altra e il risultato venne ampiamente raggiunto. Insomma, fu l'inizio delle lesbicate tra me e la mia amica che, in fin dei conti, tanto etero non siamo!
Le esigenze della vedova
Dopo la morte di mio marito, non intendevo frequentare uomini disposti ad intraprendere una relazione. Per questo motivo, decisi di cercare due maschi gay, in modo da limitare tutto al solo rapporto sessuale, senza implicazioni sentimentali. In realtà, quei due non mi dispiacevano affatto. Li segai perbene con le mani, poi loro mi leccarono con cura i buchi, prima che finissimo in una eccitante doppia penetrazione. Fu lì che godetti come una matta ma loro trovavano una certa difficoltà a sborrare e così gli suggerì di completare con un rapporto omosex. E così uno inculò l'altro senza pietà e, dopo la trombata, i cazzi schizzarono entrambi, sotto il mio sguardo attento e compiaciuto.
La corteggiatrice d'eccezione
Lodevoli Iniziative tra amiche
Mi chiamo Alessandra. Ho tre care amiche, Kim, l'asiatica, Mel, la bionda e la signora Serena. Ci conoscemmo tutte dal parrucchiere e da allora ci frequentammo assiduamente. Fui io a portare una svolta nel nostro rapporto perchè, un giono, le provocai. Insomma, l'atmosfera era noiosa, volevo che ci divertissimo sul serio e stimolai in loro il pensiero trasgressivo di una pregevole lesbicata di gruppo. Naturalmente, all'inizio, si dimostrarono scettiche ma credo che anche loro desiderassero provare emozioni forti. Dagli e dagli, e finimmo per baciarci, io con la bionda e Serena con Kim. Poi, Mel me la leccò, mentre Kim fece lo stesso con Serena. Avevamo rotto il ghiaccio. Il seguito fu intenso. Baciai Kim mentre Mel me la leccava e sditalinava. Serena, da dietro, masturbava Mel e mi succhiava un piede. Insomma, un vero e proprio groviglio amoroso. Finì a 69 con Kim mentre Serena baciava la bionda e la sditalinava con cura. Poi, io e Mel leccammo in tandem Serena: io nella fica e Mel nel culo. Serena, incitata dalle altre, mi sparò le dita nella figa con vigore e lì andai proprio in estasi. Ancor di più, quando Mel optò per una frugata di passere di fuoco con la sottoscritta. A quel punto, venni intensamente. Intanto, Kim leccava collo e zigomo di Serena. L'orgasmo lo raggiungemmo tutte e più di una volta. In realtà, si palesarono delle confidenze maggiori tra me e Mel e tra Serena e Kim, al punto da creare due coppiette. Bhè, è bello avere una partner ma quando vogliamo divertirici davvero, è preferibile un "incontro a quattro".
giovedì 20 febbraio 2025
Il caos dopo la separazione
Dopo la separazione, andai a letto con parecchi uomini. Ma, in realtà, nessuno di questi piaceva davvero a mio figlio Giacomo. Poi, la musica cambiò quando mi misi con Gustavo. Giacomo sembrava attratto dai muscoli del mio compagno. Non mi aveva mai chiesto di invitare qualcuno a casa ma la compagnia di Gustavo la voleva eccome. Non mi opposi all'idea, immaginando già come sarebbe andata a finire. Per questo, non andai a lavoro e spiai quello che i due facevano. Mio figlio succhiò l'uccello di Gustavo e poi se lo fece mettere dentro il culo a pecorina, a candela e a missionaria. Eiacularono entrambi, senza alcun pudore. Quella vicenda mi turbò, per cui mi rivolsi ad una giovane amica per confidarmi. Solo che non credevo che Adele esigesse ben altro da me. Disse che ci avrebbe pensato lei a darmi attenzioni e così fu. Ci baciammo, mi leccò le tette e la figa ma io avevo bisogno del cazzo. Così lei mi suggerì di pensarlo per trovare maggiori stimoli. Mentre immaginavo l'uccello che esplodeva nella mia bocca, lei mi fece godere a colpi di lingua nella patata, leccandomela davanti e pure a pecorina fino all'orgasmo. Insomma, trovai il modo di andare anche con le donne, però il cazzo è il mio chiodo fisso ed è pure il chiodo fisso di mio figlio, a quanto pare! Bhè, almeno Giacomo ha trovato la sua dolce metà. Dopo quella volta, lui e Gustavo si sono continuati a vedere regolarmente ed io non ho certo ostacolato la loro "amicizia" intima.
mercoledì 19 febbraio 2025
Tra il compagno e l'amico
Mi chiamo Viviana. L'amico del mio compagno è stato sempre invaghito di me. Gli concessi solo di guardarmi le tette per farlo sentire meglio. In realtà, il mio partner, Claudio e il suo collega di lavoro, Giorgio, avevano un rapporto morboso. Solo dopo scoprì che Claudio voleva farsi Giorgio e che quest'ultimo, per accettare, aveva posto come condizione me, in un triangolo. Non avrei mai accettato una cosa a tre. Per tale motivo, Claudio mi bendò improvvisando una sorta di gioco erotico. Solo che, nella stanza, era presente pure Giorgio che mi leccò la figa. E dopo finimmo per triangolare e soprattutto in una doppia bollente penetrazione in cui Giorgio mi fece il culo e Claudio la fica. Proprio durante quell'amplesso collettivo, chiesi la verità a Claudio e mi disse di amare Giorgio. Quando Claudio mi venne in bocca, lasciai che glielo ripulisse l'amico e andai via. Ero frustrata per essere stata presa per il culo, nel vero senso della parola. Lasciai che quei due si fottessero a vicenda e diedi un taglio netto alla mia vita, compreso il cambio di colore dei capelli, mi feci mora. Dopodichè, andai a trovare due amiche lesbiche con cui condividere l'alcol e le "limonate". Le biondine si baciarono tra loro ed entrambe baciarono pure me. Alle girl raccontai tutta la storia e le tipe non videro l'ora di iniziarmi al sesso saffico...
Oral self
Il mio ragazzo aveva dei comportamenti ambigui. Lo sorpresi mentre si autospompinava e si segava. Per questo, decisi di affidarlo alla valutazione di una mia amica, Giorgia, che gli fece confessare il suo interesse per il pene, non solo il proprio. Anche Lara, un'altra amica, non credeva che lui fosse capace di tali "acrobazie" finchè non glielo mostrai. Credo che il mio ragazzo sia gay. Come ultima prova, del fuoco, spingeremo un ragazzo nel suo letto e vedremo cosa accadrà ma sono certa che lui non rifiuterà l'offerta...
Condivisione stretta
Compagnia intima
La vicinanza ad una persona alla quale si è molto legati può diventare particolarmente intima, proprio come accadde tra me e la madre di mia madre...
Ragazzi poco affidabili
I ragazzi con cui uscivamo io e la mia amica dimostrarono una palese attrazione tra di loro, piuttosto che nei confronti di noi donne. I due vennero presto allo scoperto ed ebbero un rapporto intimo davanti a noi caratterizzato da inculate a vicenda...
martedì 18 febbraio 2025
L'amica calda di mia cugina
Sono Valentina. Gli eventi accadono all'improvviso. Quel pomeriggio non aspettavo nessuno. Si presentò a casa una ragazza mora, Melania, amica di mia cugina, che conoscevo superficialmente. Mi chiesi come sapeva il mio indirizzo e perchè fosse venuta. Mia cugina le aveva dato l'indirizzo, a quanto pare. Mi portò pure un regalino, un braccialetto con una rosa. Dopodichè, si dichiarò e mi baciò con passione. Non ero mai stata con una ragazza, prima d'allora, ma quella lì sapeva il fatto suo. Mi leccò i piedi e io persi il controllo. Mi spogliò e mi leccò la figa da paura. Poi mi coinvolse in una strofinata. Visto che io non la leccavo per impaccio e inesperienza, doveva pur trovare il piacere. Godemmo come due porche in quella frugata di patate al cardiopalma. Poi, mi leccò il culo, mi masturbò e mi leccò le tette ed io ebbi altri orgasmi. Il bollente finale, lingua a lingua, si rivelò carico di passione. Scoppiai a ridere perchè mi resi conto di aver fatto qualcosa di inimmaginabile per me. Le pregai di non dire nulla dell'accaduto a mia cugina ma lei sorrise. Quella smorfia ironica mi fece capire che, probabilmente, si era fatta pure mia cugina!
Animata da torbidi pensieri
Mi chiamo Claudia. L'incontro con Rosaria, una vecchia amica di mia madre Nadia, alimentò la mia libidine al massimo. Ci incontrammo per strada, per puro caso. Parlandoci, mi resi conto che lei e mia madre avevano avuto una storia, poi Rosaria l'aveva mollata, dato che mia madre non è molto carina, diciamo così. Rosaria è una bella maiala, ma io non sono da meno. A casa sua ci fu una bella lesbicata, dopo un preambolo di bollenti baci. Fu proprio Rosaria ad instillarmi l'idea di interagire con mia madre, che si sentiva sola. Gasata dalla porcata che avevo già compiuto, con una donna matura, decisi di approcciare anche con mia madre e la consolai a dovere a colpi di lingua e dita. Con Rosaria fu una botta e via, diciamola tutta, ma mia madre ce l'ho a casa e posso "ripassarmela" quando voglio.
lunedì 17 febbraio 2025
Gli operai della piscina
Mi chiamo Monia. Adoro il cazzo ma c'è stata una volta in cui ho dovuto leccare la patata e pure parecchio. Tutta colpa della mia amica bisex Cassidy. Era convinta che gli operai che vennero ad impiantare la sua piscina non andassero dietro alle donne e, in realtà, non si sbagliava affatto. Disse di nascondermi perchè li avrebbe fatti scopare tra loro in casa sua. Ero convinta che non ci riuscisse invece, quei due, fecero tutto quello che voleva lei e anche di più: pompini, 69, seghe e, natualmente una gran chiavata a candela e a pecorina... e alla fine sborrarono alla grande senza sentire nemmeno l'odore della fica. A quel punto, persi la scommessa e dovetti pagare pegno leccandole la patata per tutta la giornata.
Fuori dal coro
Mi chiamo Bianca (sono la bionda). Siamo tre amiche, le altre si chiamano Marika e Giorgia. Io e Giorgia restammo sorprese quando Marika fece coming out, affermando di essere lesbica. Nei giorni seguenti, stavo guardando un depliant di abiti da sposa insieme a Giorgia e, maldestramente, affermai che Marika non li avrebbe mai indossati. Combinazione volle che Marika ci sorprese e andò su tutte le furie. Fatto sta che, in seguito, Marika fu brava a lavorarsi Giorgia facendo leva sui suoi sensi di colpa. Morale della favola, le trovai nude a fare le migliori porcate, dal 69 alle fiche strofinate e Giorgia godeva come una pazza. Sul momento restai schifata ma chissà, forse Marika non ha poi tutti i torti. Un giorno magari mi convincerò a entrare nella mischia, non si sà mai nella vita.
domenica 16 febbraio 2025
Lesbicata sul divano
venerdì 14 febbraio 2025
Stufe degli uomini
Io e la mia amica non eravamo particolarmente fortunate con gli uomini. Ne beccavamo di ogni genere, ma tutti poco adeguati. Tra sposati, troppo possessivi, omosessuali e quant'altro, arrivammo al punto di saturazione. Ma rimaneva il problema del sesso. Ma la mia amica disse che forse un modo per risolvere il problema c'era e accennò ad una complicità tra di noi. Probabilmente, eravamo entrambe scettiche, di un'opzione simile. Tuttavia, quando incominciammo a spogliarci e ad interagire, ci rendemmo conto che, l'interazione intima tra donne, non rappresenta affatto un ripiego. Fui prima io a leccare lei, d'impulso, d'impeto, d'istinto, e la feci arrivare. Fu bello appagarla. Poi lei ricambiò donando a me il sublime piacere dell'orgasmo. Alla fine, entusiaste, concludemmo con un magistrale 69 che ci schiarì del tutto le idee, oltre a portare innumerevoli amplessi.
Posseduto nel vigneto
Il vigneto è sempre una fonte di ispirazione dei sensi. Non a caso, sorpresi un ragazzo e un uomo adulto scambiarsi bollenti effusioni sull'erba. Il giovanotto e l'uomo fecero l'amore nel vigneto ed io osservai tutta la scena. Il contadino maturo adorava succhiarlo e poi lasciò che il ragazzo lo penetrasse in varie posizioni: a pecorina, a missionaria, di fianco. Il giovane spingeva forte nel buco, in un contesto di piacere che non lasciava spazio alla presenza delle donne per godere. Quei due si presero cura l'uno dell'altro, molto a lungo. L'uomo ricevette in bocca il dono prezioso del ragazzo, il frutto proibito e saporito, lo sperma che gustò ampiamente. Probabilmente non immagineranno mai che una donna li abbia visti mentre facevano spudoratamente l'amore nel vigneto eppure quella donna li vide, e quella donna sono io, naturalmente.
A letto col meccanico
Sono Andy. Non vi nascondo la mia passione per gli uomini maturi. Trascorsi una giornata indimenticabile, quando portai l'auto dal meccanico, un tipo che sprizzava sensualità da tutti i pori. Mentre lui riparava l'auto, mi denudai all'improvviso e lo presi da dietro. Insomma, ci facemmo una bella scopata a pecorina mentre lui si appoggiò al cofano dell'auto. Non contento, gli proposi di proseguire la conoscenza a casa sua. Una volta lì, mi fece un pompino, dopodichè lo ingroppai a candela, a cavalcioni e a missionaria, prima di schizzargli un fiume di sborra in bocca. Durante l'intimità, mi raccontò di essere separato con una figlia. Bhè, mi accorsi di una presenza dentro casa, sono sicuro che la figlia ci vide trombare. Se non altro, avrà capito i gusti sessuali del padre.
Ufficio sui generis
Lavoro come segretaria di una ditta. Il Capo è un porcone bisex maturo. Un giorno, si presentò anche la moglie monella in autoreggenti a supportare le fantasie del coniuge. Pretendeva che scopassi col marito. Lui tirò fuori l'uccello riscuotendo consensi dal mio collega. Non ero molto convinta ma lei fu brava a surriscaldare l'ambiente succhiando l'uccello dell'uomo maturo e del mio giovane collega. Il marito scopò la moglie, poi lei mi invogliò a ciucciare il cazzo del giovane e poi del maturo. Dopodichè, mi prese per i fianchi e mi accomodò sul pistone dell'anziano. Poi, succhiò l'uccello del collega che le sborrò in bocca mentre il Capo accarezzava il petto del ragazzo. La donna, a quel punto, mi fece cenno di andarcene per lasciare i maschietti da soli in modo che potessero scopare tra di loro.
giovedì 13 febbraio 2025
Tutta per i figli
Mi chiamo Marco. Quando si dice che una madre è tutta per i figli, si intende che si prodiga per loro. La mia famiglia, però, è un pò particolare. Mio padre è spesso fuori per lavoro. Vivendo in casa con due donne, mia madre Vanessa e mia sorella Virginia, entrambe attraenti, ero solito segarmi parecchio spiandole. Ragazze non ne rimediavo, stavo sempre eccitato. Un giorno, parlando con Vanessa, non ce la feci più a tenere dentro questo tumulto e le rivelai il problema, l'astinenza da passera. Lei fu fin troppo comprensiva, al punto che avemmo un rapporto sessuale. Prima me lo succhiò, poi leccai io lei e infine scopammo alla grande e le venni in fica. Non sapevo che, nel frattempo, lei interagisse pure con mia sorella. Vederle lesbicare, aumentò il doppio il mio desiderio. Pochi giorni dopo, mi presentai in camera da letto di mia madre per ricevere un appagante bis. Stavolta, al termine della focosa trombata, le schizzai copiosamente in bocca. Le raccontai dei miei amici, che avrebbero gradito la stessa sorte con le rispettive genitrici e lei mi spinse ad invitarli da noi, dal momento che ci avrebbe pensato lei a soddisfarli tutti. Bhè, sul momento risposi di no ma, in realtà, muoio dalla voglia di portarglieli in camera da letto per dar vita ad una bella ammucchiata.
Beccata a sgraffignare
Mi chiamo Erin. La mia amica Fiona riceveva di continuo regali dal suo spasimante maturo e questo generò in me una certa invidia. Diceva di bagnarsi ad ogni nuovo presente ricevuto. Verificai che dicesse la verità, dal momento che gliela leccai appena ricevette l'ennesima attenzione dal tipo. Dopodichè, stufa della situazione, mi recai in un negozio di abbigliamento e cercai di appropriarmi di alcuni capi intimi credendo di farla franca. Ma la proprietaria mi raggiunse nel camerino e venni smascherata. Temetti la denuncia. Me la meritavo tutta, sia ben inteso. Ma la donna, piuttosto perversa, pensò bene di risolverla in altro modo. Mi spogliò e mi fistò con le dita, tanto per cominciare. Godetti, anche se provai forte imbarazzo ad essere sditalinata da un'estranea, per giunta nel bel mezzo di una situazione incresciosa. Ma lei se ne fregò altamente ed andò avanti mettendo mano allo strap-on. Con quello mi scopò nella figa e pure nel culo. Si rivelò una sorta di punizione ma non fu del tutto sgradevole, anzi. Bhè, la donna pretese di essere ricambiata e così i nostri ruoli si invertirono. Stavolta fui io a sfondarle la fregna, prima a candela e poi a pecorina. Bhè, a dire il vero, calcai anche un pò la mano, spingendo forte, dal momento che sentivo ancora rabbia per tutta la vicenda. Fortunatamente, la situazione si concluse bene, con l'appagamento di entrambe. Giuro che non sbaglierò più e di sicuro verrò a trovare questa nuova amica sperando che qualche sconto sugli indumenti almeno me lo faccia.
mercoledì 12 febbraio 2025
Una trasferta da ricordare
Mi chiamo Elly. Mia madre Elena ha sempre avuto attenzioni per me. Ma, quando vivevamo a casa, non mi sono mai effettivamente accorta del suo spiccato interesse nei miei confronti, a livello fisico, addirittura. Mi resi conto della situazione solo dopo la mia partenza per gli Stati Uniti, per motivi di studio. Elena mi raggiunse dopo appena un mese. Disse che le ero mancata parecchio. Le sue effusioni si trasformarono in qualcosa di molto intenso. In quel posto, dove forse entrambe ci sentivamo al sicuro, avemmo un bollente rapporto sessuale. Io leccai lei, lei leccò me e continuammo con una roventissima forbice, finendo poi con l'ebrezza del 69. Gli orgasmi furono molteplici. Non resistetti al suo fascino, al profumo della sua lingerie e non avrei mai voluto deluderla per nulla al mondo. Anche per questo, non mi negai alle sue richieste di intimità. Ci credevamo tranquille ma la mia coinquilina, Carla, in qualche modo, ci beccò. All'inizio storse il naso e ci giudicò ma poi cadde anche lei in tentazione, di fronte al magnetismo di mia madre che se la fece in piscina alla grande. Dopo, Elena venne da me a vantarsi. Bhè, sapete che vi dico? Resistere a mia madre è davvero difficile, sprizza sensualità e sessualità da tutti i pori. Peccato che è dovuta rientrare in Italia a curarsi di mio padre e mio fratello ma spero che torni presto. A dire il vero, anche Carla non fa altro che chiedermi di lei. Chissà, magari questa volta va a finire davvero a triangolo: sai che sballo? Non mi sorprenderei che accadesse, quando c'è di mezzo mia madre, tutto è possibile!
martedì 11 febbraio 2025
Halloween indimenticabile
Le sorelle ritrovate
Turbolenze tra donne d'affari
Sono Clelia. Io e mio marito Stefano siamo una coppia di manager. Ultimamente, lui si intratteneva con un'imprenditrice, non solo a livello lavorativo. Ero furiosa che mi stesse mettendo le corna e volevo dirne quattro a Caterina. Ma, quando la vidi, fui intrigata dalla sua bellezza, almeno pari alla mia e il desiderio sessuale prese il sopravvento. E' evidente che fossimo due donne bisex e non ci volle molto per andare in intimità. Avevo, tuttavia, ancora un bel pò di rabbia dentro ma lei mi aiutò a sfogarla, specie quando tirò fuori lo strap-on che prima infilai io a lei e poi lei a me. Insomma, in quell'incontro si parlò di tutto, tranne che di affari e soprattutto ci facemmo una sontuosa lesbicata.
Assistenza computer approfondita
Non sono certo una maga del computer. In ufficio scaricavo porno a tonnellate, lo ammetto. Un giorno, il portatile, probabilmente attanagliato dai virus, cominciò a dare i numeri. Contattai l'assistenza. Dopo alcune ore, bussò alla porta un tecnico donna, una ragazza molto carina, più o meno della mia età. Mi disse di poter salvare solo una minima parte dei dati. Le confessai di essere io l'autrice del danno, avendo esagerato coi video porno, raccolti anche su siti non tanto sicuri, contenenti malware. Dopo di ciò, cominciai a sedurla e lei ci stette per cui cominciammo a leccarcela a vicenda dentro l'Ufficio. Fu estasiante, come il ditalino reciproco finale che portò ad ulteriori orgasmi. Lei fu così gentile da sostituire gratis il disco danneggiato con uno usato, in modo che il mio Capo non facesse troppe storie. Bhè, per i dati persi, amen! Ogni tanto ci vuole un pò di manutenzione ai computer e pure alla passera!
Scommessa con la convivente
Mi chiamo Lia, sono una studentessa. Divido l'appartamento con Lara, una donna bisex più grande di me. In quel periodo frequentavo un ragazzo, Benny. Lei mi propose un modo singolare per testare la sua serietà, una sorta di scommessa. Si sarebbe offerta a quel tipo e, se lui avesse accettato, io avrei dovuto starci con lei. Speravo che Benny la rifiutasse, invece quel porco se la scopò e io, dopo, dovetti andare a letto con lei. Bhè, devo ammettere che Lara seppe vincere il mio scetticismo sui rapporti tra donne e "saldare" la scommessa non fu affatto spiacevole.
lunedì 10 febbraio 2025
Molla il joypad
Mia figlia Morena, come molti ragazzi, è incollata ai videogiochi. Questo scatena le ire del padre. Ma io so perfettamente come staccarla da là vicino. Fortunatamente ho letto il suo diario, sò che è cotta di me. Attraverso il sesso riesco sempre a coinvolgerla e a portarla su altri tipi di intrattenimenti, decisamente più piacevoli. Il pomeriggio, stando spesso da sole, è facile che finiamo a letto insieme tra baci, leccate e sforbiciate indimenticabili. Bhè, la ragazza mi dà molte soddisfazioni, basta prenderla per il verso giusto.
Lesbo latenza
Probabilmente fu la mia migliore amica ad instradarmi su un certo percorso. Non potevo certo immaginare che, quando mi invitò a casa sua, mi trovassi di fronte ad un video porno lanciato sul suo televisore smart. Aveva un'intera collezione di dvd porno di stampo saffico. Insomma, cercai di non giudicarla ma lei rincarò la dose, disse che, su quelle immagini, si sparava i migliori ditalini. Vi confesso che, un pò di curiosità ce l'avevo ma non in quel modo e, soprattutto, non con la mia migliore amica! Ma non ebbi molto tempo di pensare perchè lei mi baciò e da lì cominciò a scattare l'eccitazione. E si sa che, quando parte quella, non si distingue più tra lecito e non, tra giusto e sbagliato, ammesso che sia possibile una differenziazione. Mi leccò le tette, gliele leccai anch'io. Ci ritrovammo nude. Si mise sopra di me, mi baciò dolcemente. Mi leccò la figa con passione. Non resistetti a lungo, godetti intensamente. Mi coinvolse nella mitica "sforbiciata", la frugata tra passere. Godetti ancora e parecchio. Lei non era completamente appagata. Ci pensai io a slinguazzarla dal basso, fino a ricevere i suoi caldi umori nella bocca. Temevo che il rapporto di amicizia si rovinasse, invece no. Di sicuro è cambiato, adesso non ci scambiamo solo consigli ma cerchiamo di soddisfarci a vicenda e pare che tale pratica ci riesca proprio bene!
Una suocera invasiva
Mi chiamo Nadine. Questa storia ha un pò dell'incredibile. Ci sono mamme molto invasive nella vita dei figli, come la signora Adele, la madre del mio ragazzo, Elio. Lui è un giovane medico. In quel periodo, avevamo difficoltà a trovare un'abitazione decente ma la signora ci offrì subito il suo aiuto mettendo la casa a disposizione. Non mi dispiaceva soggiornare in un bell'appartamento spazioso. Ma non immaginavo di dover pagar un prezzo alto per questo. I medici vengono contattati a tutte le ore, pure di notte. Verso le due, Elio ricevette una telefonata urgente dall'Ospedale e dovette allontanarsi di corsa. Poco dopo, mi ritrovai Adele nel letto, con una lussuriosa lingerie rosse, pronta a leccarmi l'orecchio! Si era combinata in un modo che nemmeno una etero convinta le avrebbe resistito. Fatto sta che gliela slinguazzai e pure lei a me. Mi spiegò di aver sedotto tutte le ex del figlio che poi, incapaci di reggere la situazione incresciosa, erano fuggite via a gambe levate. Non si accontentò di quello. Poi, tirò fuori lo strap-on e me lo fece ciucciare, giusto una lubrificata per poi piazzarmelo dritto nella passera in svariate posizioni, non ultima a pecorina, dove venni intensamente. La leccai in modo che raggiungesse anche lei l'appagamento.
Massaggio inverso
Sognavo da tempo di approcciare con una massaggiatrice. Trovai una bella bionda e le proposi di fare il contrario, ovvero io massaggiare lei. Si mostrò scettica, in principio, poi, vedendo che ci sapevo fare, si rilassò alquanto. Fu a quel punto che ne approfittai per leccarle insistentemente la figa in svariate posizioni, portandola progressivamente all'orgasmo. Presa dall'eccitazione e dal coinvolgimento, la ragazza ricambiò e raggiunsi anch'io il piacere. Un bacio lingua a lingua suggellò la nostra focosa intesa intima.
Relax pre doccia
Mi chiamo Vivian. Sono fidanzata e convivo con Giole. Jim, l'amico del mio ragazzo, col bagno rotto a casa, desiderava fare la doccia per cui venne da noi. Fin qui, nulla di strano. Soltanto che, quando Jim arrivò e gli diedi l'accappatoio, Giole, con la scusa di offrirgli da bere, lo spogliò facendo apprezzamenti sul fisico. Dopodichè, i due finirono per succhiarselo a turno, prima di scopare a candela sul divano. Io li "accompagnai" con lo sguardo e un ditalino. La doccia ci fu, ma di sborra calda che io e il mio lui prendemmo in faccia. Dopo fu necessario andare tutti sotto l'acqua a ripulirci.
venerdì 7 febbraio 2025
Relax tra socie
Io e la mia socia in affari, Manuela, non siamo particolarmente ricercate dagli uomini. Bhè, in realtà, un pò di dieta dovremmo farla, questo è vero. Ad ogni modo, non riuscivo più a contenere il desiderio sessuale e pensai di poter sfogare con lei. Ma Manuela era scettica. Quando provai a palparle il seno, disse che tra donne non era il caso. Ma io insistetti e riuscì a farla spogliare. Le leccai il seno. Strofinammo i capezzoli tra loro e l'eccitazione salì di brutto. A quel punto, la mia amica si cominciò a sciogliere. Ci leccammo le tette a vicenda. Le piazzai almeno tre dita nella fica, facendola sussultare. Poi lei ricambiò usando un solo dito ma fu appagante lo stesso. Poi passammo alle leccate di piedi reciproche con tutte le calze, prima che le leccassi perbene la bernarda fino a farla venire. Manuela ricambiò con dita e lingua, sicchè anch'io raggiunsi l'amplesso. Ora lei non è più tanto scettica sul sesso tra donne.
Teresa
Mi chiamo Teresa. Io e Clelia ci conosciamo da tempo. La nostra amicizia nasce sui banchi di Scuola. Non nascondo di non essere immune al fascino femminile. Ma con Clelia c'è fondamentalmente un'amicizia, anche se, talvolta, siamo state più intime. Succedeva, solitamente, quando lei beccava una delusione da un uomo. Mi chiedeva di sbronzarci insieme, in tal caso. Poi, dentro l'auto, diventava molto disponibile al punto da farsi toccare tra le gambe. Dopo, quando tornava sobria, non faceva parola dell'accaduto. Quello che però non mi sarei mai aspettata è di riuscire ad andare a letto con la figlia Marianna, anche se, in realtà, fu lei a proporsi venendo dritto a casa mia. Come dire di no ad una fanciulla così avvenente? Ci accarezzammo a lungo, i corpi, i seni, fu davvero fantastico. Poi lei me la leccò e, per l'eccitazione forte, godetti subito. Dopodichè, mi dedicai a lei. Lunghe e suadenti leccate di fica, finchè la ragazza arrivò all'orgasmo. Dopo la venuta, le svelai il segreto tra me e la madre e lei rimase parecchio sorpresa. Bhè, alla fine non mi è andata affatto male, dal momento che, in fin dei conti, me le sono fatte tutte e due, sia la mamma che la figlia.