giovedì 20 febbraio 2025

Il caos dopo la separazione

Dopo la separazione, andai a letto con parecchi uomini. Ma, in realtà, nessuno di questi piaceva davvero a mio figlio Giacomo. Poi, la musica cambiò quando mi misi con Gustavo. Giacomo sembrava attratto dai muscoli del mio compagno. Non mi aveva mai chiesto di invitare qualcuno a casa ma la compagnia di Gustavo la voleva eccome. Non mi opposi all'idea, immaginando già come sarebbe andata a finire. Per questo, non andai a lavoro e spiai quello che i due facevano. Mio figlio succhiò l'uccello di Gustavo e poi se lo fece mettere dentro il culo a pecorina, a candela e a missionaria. Eiacularono entrambi, senza alcun pudore. Quella vicenda mi turbò, per cui mi rivolsi ad una giovane amica per confidarmi. Solo che non credevo che Adele esigesse ben altro da me. Disse che ci avrebbe pensato lei a darmi attenzioni e così fu. Ci baciammo, mi leccò le tette e la figa ma io avevo bisogno del cazzo. Così lei mi suggerì di pensarlo per trovare maggiori stimoli. Mentre immaginavo l'uccello che esplodeva nella mia bocca, lei mi fece godere a colpi di lingua nella patata, leccandomela davanti e pure a pecorina fino all'orgasmo. Insomma, trovai il modo di andare anche con le donne, però il cazzo è il mio chiodo fisso ed è pure il chiodo fisso di mio figlio, a quanto pare! Bhè, almeno Giacomo ha trovato la sua dolce metà. Dopo quella volta, lui e Gustavo si sono continuati a vedere regolarmente ed io non ho certo ostacolato la loro "amicizia" intima.   


mercoledì 19 febbraio 2025

Tra il compagno e l'amico

Mi chiamo Viviana. L'amico del mio compagno è stato sempre invaghito di me. Gli concessi solo di guardarmi le tette per farlo sentire meglio. In realtà, il mio partner, Claudio e il suo collega di lavoro, Giorgio, avevano un rapporto morboso. Solo dopo scoprì che Claudio voleva farsi Giorgio e che quest'ultimo, per accettare, aveva posto come condizione me, in un triangolo. Non avrei mai accettato una cosa a tre. Per tale motivo, Claudio mi bendò improvvisando una sorta di gioco erotico. Solo che, nella stanza, era presente pure Giorgio che mi leccò la figa. E dopo finimmo per triangolare e soprattutto in una doppia bollente penetrazione in cui Giorgio mi fece il culo e Claudio la fica. Proprio durante quell'amplesso collettivo, chiesi la verità a Claudio e mi disse di amare Giorgio. Quando Claudio mi venne in bocca, lasciai che glielo ripulisse l'amico e andai via. Ero frustrata per essere stata presa per il culo, nel vero senso della parola. Lasciai che quei due si fottessero a vicenda e diedi un taglio netto alla mia vita, compreso il cambio di colore dei capelli, mi feci mora. Dopodichè, andai a trovare due amiche lesbiche con cui condividere l'alcol e le "limonate". Le biondine si baciarono tra loro ed entrambe baciarono pure me. Alle girl raccontai tutta la storia e le tipe non videro l'ora di iniziarmi al sesso saffico...


Oral self

Il mio ragazzo aveva dei comportamenti ambigui. Lo sorpresi mentre si autospompinava e si segava. Per questo, decisi di affidarlo alla valutazione di una mia amica, Giorgia, che gli fece confessare il suo interesse per il pene, non solo il proprio. Anche Lara, un'altra amica, non credeva che lui fosse capace di tali "acrobazie" finchè non glielo mostrai. Credo che il mio ragazzo sia gay. Come ultima prova, del fuoco, spingeremo un ragazzo nel suo letto e vedremo cosa accadrà ma sono certa che lui non rifiuterà l'offerta...    


Condivisione stretta

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Compagnia intima

La vicinanza ad una persona alla quale si è molto legati può diventare particolarmente intima, proprio come accadde tra me e la madre di mia madre...



Ragazzi poco affidabili

I ragazzi con cui uscivamo io e la mia amica dimostrarono una palese attrazione tra di loro, piuttosto che nei confronti di noi donne. I due vennero presto allo scoperto ed ebbero un rapporto intimo davanti a noi caratterizzato da inculate a vicenda...


martedì 18 febbraio 2025

L'amica calda di mia cugina

Sono Valentina. Gli eventi accadono all'improvviso. Quel pomeriggio non aspettavo nessuno. Si presentò a casa una ragazza mora, Melania, amica di mia cugina, che conoscevo superficialmente. Mi chiesi come sapeva il mio indirizzo e perchè fosse venuta. Mia cugina le aveva dato l'indirizzo, a quanto pare. Mi portò pure un regalino, un braccialetto con una rosa. Dopodichè, si dichiarò e mi baciò con passione. Non ero mai stata con una ragazza, prima d'allora, ma quella lì sapeva il fatto suo. Mi leccò i piedi e io persi il controllo. Mi spogliò e mi leccò la figa da paura. Poi mi coinvolse in una strofinata. Visto che io non la leccavo per impaccio e inesperienza, doveva pur trovare il piacere. Godemmo come due porche in quella frugata di patate al cardiopalma. Poi, mi leccò il culo, mi masturbò e mi leccò le tette ed io ebbi altri orgasmi. Il bollente finale, lingua a lingua, si rivelò carico di passione. Scoppiai a ridere perchè mi resi conto di aver fatto qualcosa di inimmaginabile per me. Le pregai di non dire nulla dell'accaduto a mia cugina ma lei sorrise. Quella smorfia ironica mi fece capire che, probabilmente, si era fatta pure mia cugina!


Animata da torbidi pensieri

Mi chiamo Claudia. L'incontro con Rosaria, una vecchia amica di mia madre Nadia, alimentò la mia libidine al massimo. Ci incontrammo per strada, per puro caso. Parlandoci, mi resi conto che lei e mia madre avevano avuto una storia, poi Rosaria l'aveva mollata, dato che mia madre non è molto carina, diciamo così. Rosaria è una bella maiala, ma io non sono da meno. A casa sua ci fu una bella lesbicata, dopo un preambolo di bollenti baci. Fu proprio Rosaria ad instillarmi l'idea di interagire con mia madre, che si sentiva sola. Gasata dalla porcata che avevo già compiuto, con una donna matura, decisi di approcciare anche con mia madre e la consolai a dovere a colpi di lingua e dita. Con Rosaria fu una botta e via, diciamola tutta, ma mia madre ce l'ho a casa e posso "ripassarmela" quando voglio.


I vizi del Capo

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lunedì 17 febbraio 2025

Gli operai della piscina

Mi chiamo Monia. Adoro il cazzo ma c'è stata una volta in cui ho dovuto leccare la patata e pure parecchio. Tutta colpa della mia amica bisex Cassidy. Era convinta che gli operai che vennero ad impiantare la sua piscina non andassero dietro alle donne e, in realtà, non si sbagliava affatto. Disse di nascondermi perchè li avrebbe fatti scopare tra loro in casa sua. Ero convinta che non ci riuscisse invece, quei due, fecero tutto quello che voleva lei e anche di più: pompini, 69, seghe e, natualmente una gran chiavata a candela e a pecorina... e alla fine sborrarono alla grande senza sentire nemmeno l'odore della fica. A quel punto, persi la scommessa e dovetti pagare pegno leccandole la patata per tutta la giornata.


Fuori dal coro

Mi chiamo Bianca (sono la bionda). Siamo tre amiche, le altre si chiamano Marika e Giorgia. Io e Giorgia restammo sorprese quando Marika fece coming out, affermando di essere lesbica. Nei giorni seguenti, stavo guardando un depliant di abiti da sposa insieme a Giorgia e, maldestramente, affermai che Marika non li avrebbe mai indossati. Combinazione volle che Marika ci sorprese e andò su tutte le furie. Fatto sta che, in seguito, Marika fu brava a lavorarsi Giorgia facendo leva sui suoi sensi di colpa. Morale della favola, le trovai nude a fare le migliori porcate, dal 69 alle fiche strofinate e Giorgia godeva come una pazza. Sul momento restai schifata ma chissà, forse Marika non ha poi tutti i torti. Un giorno magari mi convincerò a entrare nella mischia, non si sà mai nella vita.


domenica 16 febbraio 2025

Lesbicata sul divano

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venerdì 14 febbraio 2025

Stufe degli uomini

Io e la mia amica non eravamo particolarmente fortunate con gli uomini. Ne beccavamo di ogni genere, ma tutti poco adeguati. Tra sposati, troppo possessivi, omosessuali e quant'altro, arrivammo al punto di saturazione. Ma rimaneva il problema del sesso. Ma la mia amica disse che forse un modo per risolvere il problema c'era e accennò ad una complicità tra di noi. Probabilmente, eravamo entrambe scettiche, di un'opzione simile. Tuttavia, quando incominciammo a spogliarci e ad interagire, ci rendemmo conto che, l'interazione intima tra donne, non rappresenta affatto un ripiego. Fui prima io a leccare lei, d'impulso, d'impeto, d'istinto, e la feci arrivare. Fu bello appagarla. Poi lei ricambiò donando a me il sublime piacere dell'orgasmo. Alla fine, entusiaste, concludemmo con un magistrale 69 che ci schiarì del tutto le idee, oltre a portare innumerevoli amplessi.



Posseduto nel vigneto

Il vigneto è sempre una fonte di ispirazione dei sensi. Non a caso, sorpresi un ragazzo e un uomo adulto scambiarsi bollenti effusioni sull'erba. Il giovanotto e l'uomo fecero l'amore nel vigneto ed io osservai tutta la scena. Il contadino maturo adorava succhiarlo e poi lasciò che il ragazzo lo penetrasse in varie posizioni: a pecorina, a missionaria, di fianco. Il giovane spingeva forte nel buco, in un contesto di piacere che non lasciava spazio alla presenza delle donne per godere. Quei due si presero cura l'uno dell'altro, molto a lungo. L'uomo ricevette in bocca il dono prezioso del ragazzo, il frutto proibito e saporito, lo sperma che gustò ampiamente. Probabilmente non immagineranno mai che una donna li abbia visti mentre facevano spudoratamente l'amore nel vigneto eppure quella donna li vide, e quella donna sono io, naturalmente.


A letto col meccanico

Sono Andy. Non vi nascondo la mia passione per gli uomini maturi. Trascorsi una giornata indimenticabile, quando portai l'auto dal meccanico, un tipo che sprizzava sensualità da tutti i pori. Mentre lui riparava l'auto, mi denudai all'improvviso e lo presi da dietro. Insomma, ci facemmo una bella scopata a pecorina mentre lui si appoggiò al cofano dell'auto. Non contento, gli proposi di proseguire la conoscenza a casa sua. Una volta lì, mi fece un pompino, dopodichè lo ingroppai a candela, a cavalcioni e a missionaria, prima di schizzargli un fiume di sborra in bocca. Durante l'intimità, mi raccontò di essere separato con una figlia. Bhè, mi accorsi di una presenza dentro casa, sono sicuro che la figlia ci vide trombare. Se non altro, avrà capito i gusti sessuali del padre.


Ufficio sui generis

Lavoro come segretaria di una ditta. Il Capo è un porcone bisex maturo. Un giorno, si presentò anche la moglie monella in autoreggenti  a supportare le fantasie del coniuge. Pretendeva che scopassi col marito. Lui tirò fuori l'uccello riscuotendo consensi dal mio collega. Non ero molto convinta ma lei fu brava a surriscaldare l'ambiente succhiando l'uccello dell'uomo maturo e del mio giovane collega. Il marito scopò la moglie, poi lei mi invogliò a ciucciare il cazzo del giovane e poi del maturo. Dopodichè, mi prese per i fianchi e mi accomodò sul pistone dell'anziano. Poi, succhiò l'uccello del collega che le sborrò in bocca mentre il Capo accarezzava il petto del ragazzo. La donna, a quel punto, mi fece cenno di andarcene per lasciare i maschietti da soli in modo che potessero scopare tra di loro.


giovedì 13 febbraio 2025

Tutta per i figli

Mi chiamo Marco. Quando si dice che una madre è tutta per i figli, si intende che si prodiga per loro. La mia famiglia, però, è un pò particolare. Mio padre è spesso fuori per lavoro. Vivendo in casa con due donne, mia madre Vanessa e mia sorella Virginia, entrambe attraenti, ero solito segarmi parecchio spiandole. Ragazze non ne rimediavo, stavo sempre eccitato. Un giorno, parlando con Vanessa, non ce la feci più a tenere dentro questo tumulto e le rivelai il problema, l'astinenza da passera. Lei fu fin troppo comprensiva, al punto che avemmo un rapporto sessuale. Prima me lo succhiò, poi leccai io lei e infine scopammo alla grande e le venni in fica. Non sapevo che, nel frattempo, lei interagisse pure con mia sorella. Vederle lesbicare, aumentò il doppio il mio desiderio. Pochi giorni dopo, mi presentai in camera da letto di mia madre per ricevere un appagante bis. Stavolta, al termine della focosa trombata, le schizzai copiosamente in bocca. Le raccontai dei miei amici, che avrebbero gradito la stessa sorte con le rispettive genitrici e lei mi spinse ad invitarli da noi, dal momento che ci avrebbe pensato lei a soddisfarli tutti. Bhè, sul momento risposi di no ma, in realtà, muoio dalla voglia di portarglieli in camera da letto per dar vita ad una bella ammucchiata.



Beccata a sgraffignare

Mi chiamo Erin. La mia amica Fiona riceveva di continuo regali dal suo spasimante maturo e questo generò in me una certa invidia. Diceva di bagnarsi ad ogni nuovo presente ricevuto. Verificai che dicesse la verità, dal momento che gliela leccai appena ricevette l'ennesima attenzione dal tipo. Dopodichè, stufa della situazione, mi recai in un negozio di abbigliamento e cercai di appropriarmi di alcuni capi intimi credendo di farla franca. Ma la proprietaria mi raggiunse nel camerino e venni smascherata. Temetti la denuncia. Me la meritavo tutta, sia ben inteso. Ma la donna, piuttosto perversa, pensò bene di risolverla in altro modo. Mi spogliò e mi fistò con le dita, tanto per cominciare. Godetti, anche se provai forte imbarazzo ad essere sditalinata da un'estranea, per giunta nel bel mezzo di una situazione incresciosa. Ma lei se ne fregò altamente ed andò avanti mettendo mano allo strap-on. Con quello mi scopò nella figa e pure nel culo. Si rivelò una sorta di punizione ma non fu del tutto sgradevole, anzi. Bhè, la donna pretese di essere ricambiata e così i nostri ruoli si invertirono. Stavolta fui io a sfondarle la fregna, prima a candela e poi a pecorina. Bhè, a dire il vero, calcai anche un pò la mano, spingendo forte, dal momento che sentivo ancora rabbia per tutta la vicenda. Fortunatamente, la situazione si concluse bene, con l'appagamento di entrambe. Giuro che non sbaglierò più e di sicuro verrò a trovare questa nuova amica sperando che qualche sconto sugli indumenti almeno me lo faccia. 


mercoledì 12 febbraio 2025

Una trasferta da ricordare

Mi chiamo Elly. Mia madre Elena ha sempre avuto attenzioni per me. Ma, quando vivevamo a casa, non mi sono mai effettivamente accorta del suo spiccato interesse nei miei confronti, a livello fisico, addirittura. Mi resi conto della situazione solo dopo la mia partenza per gli Stati Uniti, per motivi di studio. Elena mi raggiunse dopo appena un mese. Disse che le ero mancata parecchio. Le sue effusioni si trasformarono in qualcosa di molto intenso. In quel posto, dove forse entrambe ci sentivamo al sicuro, avemmo un bollente rapporto sessuale. Io leccai lei, lei leccò me e continuammo con una roventissima forbice, finendo poi con l'ebrezza del 69. Gli orgasmi furono molteplici. Non resistetti al suo fascino, al profumo della sua lingerie e non avrei mai voluto deluderla per nulla al mondo. Anche per questo, non mi negai alle sue richieste di intimità. Ci credevamo tranquille ma la mia coinquilina, Carla, in qualche modo, ci beccò. All'inizio storse il naso e ci giudicò ma poi cadde anche lei in tentazione, di fronte al magnetismo di mia madre che se la fece in piscina alla grande. Dopo, Elena venne da me a vantarsi. Bhè, sapete che vi dico? Resistere a mia madre è davvero difficile, sprizza sensualità e sessualità da tutti i pori. Peccato che è dovuta rientrare in Italia a curarsi di mio padre e mio fratello ma spero che torni presto. A dire il vero, anche Carla non fa altro che chiedermi di lei. Chissà, magari questa volta va a finire davvero a triangolo: sai che sballo? Non mi sorprenderei che accadesse, quando c'è di mezzo mia madre, tutto è possibile!


martedì 11 febbraio 2025

Halloween indimenticabile

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Le sorelle ritrovate

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Turbolenze tra donne d'affari

Sono Clelia. Io e mio marito Stefano siamo una coppia di manager. Ultimamente, lui si intratteneva con un'imprenditrice, non solo a livello lavorativo. Ero furiosa che mi stesse mettendo le corna e volevo dirne quattro a Caterina. Ma, quando la vidi, fui intrigata dalla sua bellezza, almeno pari alla mia e il desiderio sessuale prese il sopravvento. E' evidente che fossimo due donne bisex e non ci volle molto per andare in intimità. Avevo, tuttavia, ancora un bel pò di rabbia dentro ma lei mi aiutò a sfogarla, specie quando tirò fuori lo strap-on che prima infilai io a lei e poi lei a me. Insomma, in quell'incontro si parlò di tutto, tranne che di affari e soprattutto ci facemmo una sontuosa lesbicata.


Assistenza computer approfondita

Non sono certo una maga del computer. In ufficio scaricavo porno a tonnellate, lo ammetto. Un giorno, il portatile, probabilmente attanagliato dai virus, cominciò a dare i numeri. Contattai l'assistenza. Dopo alcune ore, bussò alla porta un tecnico donna, una ragazza molto carina, più o meno della mia età. Mi disse di poter salvare solo una minima parte dei dati. Le confessai di essere io l'autrice del danno, avendo esagerato coi video porno, raccolti anche su siti non tanto sicuri, contenenti malware. Dopo di ciò, cominciai a sedurla e lei ci stette per cui cominciammo a leccarcela a vicenda dentro l'Ufficio. Fu estasiante, come il ditalino reciproco finale che portò ad ulteriori orgasmi. Lei fu così gentile da sostituire gratis il disco danneggiato con uno usato, in modo che il mio Capo non facesse troppe storie. Bhè, per i dati persi, amen! Ogni tanto ci vuole un pò di manutenzione ai computer e pure alla passera!   


Scommessa con la convivente

Mi chiamo Lia, sono una studentessa. Divido l'appartamento con Lara, una donna bisex più grande di me. In quel periodo frequentavo un ragazzo, Benny. Lei mi propose un modo singolare per testare la sua serietà, una sorta di scommessa. Si sarebbe offerta a quel tipo e, se lui avesse accettato, io avrei dovuto starci con lei. Speravo che Benny la rifiutasse, invece quel porco se la scopò e io, dopo, dovetti andare a letto con lei. Bhè, devo ammettere che Lara seppe vincere il mio scetticismo sui rapporti tra donne e "saldare" la scommessa non fu affatto spiacevole. 


lunedì 10 febbraio 2025

Molla il joypad

Mia figlia Morena, come molti ragazzi, è incollata ai videogiochi. Questo scatena le ire del padre. Ma io so perfettamente come staccarla da là vicino. Fortunatamente ho letto il suo diario, sò che è cotta di me. Attraverso il sesso riesco sempre a coinvolgerla e a portarla su altri tipi di intrattenimenti, decisamente più piacevoli. Il pomeriggio, stando spesso da sole, è facile che finiamo a letto insieme tra baci, leccate e sforbiciate indimenticabili. Bhè, la ragazza mi dà molte soddisfazioni, basta prenderla per il verso giusto.


Lesbo latenza

Probabilmente fu la mia migliore amica ad instradarmi su un certo percorso. Non potevo certo immaginare che, quando mi invitò a casa sua, mi trovassi di fronte ad un video porno lanciato sul suo televisore smart. Aveva un'intera collezione di dvd porno di stampo saffico. Insomma, cercai di non giudicarla ma lei rincarò la dose, disse che, su quelle immagini, si sparava i migliori ditalini. Vi confesso che, un pò di curiosità ce l'avevo ma non in quel modo e, soprattutto, non con la mia migliore amica! Ma non ebbi molto tempo di pensare perchè lei mi baciò e da lì cominciò a scattare l'eccitazione. E si sa che, quando parte quella, non si distingue più tra lecito e non, tra giusto e sbagliato, ammesso che sia possibile una differenziazione. Mi leccò le tette, gliele leccai anch'io. Ci ritrovammo nude. Si mise sopra di me, mi baciò dolcemente. Mi leccò la figa con passione. Non resistetti a lungo, godetti intensamente. Mi coinvolse nella mitica "sforbiciata", la frugata tra passere. Godetti ancora e parecchio. Lei non era completamente appagata. Ci pensai io a slinguazzarla dal basso, fino a ricevere i suoi caldi umori nella bocca. Temevo che il rapporto di amicizia si rovinasse, invece no. Di sicuro è cambiato, adesso non ci scambiamo solo consigli ma cerchiamo di soddisfarci a vicenda e pare che tale pratica ci riesca proprio bene! 


Una suocera invasiva

Mi chiamo Nadine. Questa storia ha un pò dell'incredibile. Ci sono mamme molto invasive nella vita dei figli, come la signora Adele, la madre del mio ragazzo, Elio. Lui è un giovane medico. In quel periodo, avevamo difficoltà a trovare un'abitazione decente ma la signora ci offrì subito il suo aiuto mettendo la casa a disposizione. Non mi dispiaceva soggiornare in un bell'appartamento spazioso. Ma non immaginavo di dover pagar un prezzo alto per questo. I medici vengono contattati a tutte le ore, pure di notte. Verso le due, Elio ricevette una telefonata urgente dall'Ospedale e dovette allontanarsi di corsa. Poco dopo, mi ritrovai Adele nel letto, con una lussuriosa lingerie rosse, pronta a leccarmi l'orecchio! Si era combinata in un modo che nemmeno una etero convinta le avrebbe resistito. Fatto sta che gliela slinguazzai e pure lei a me. Mi spiegò di aver sedotto tutte le ex del figlio che poi, incapaci di reggere la situazione incresciosa, erano fuggite via a gambe levate. Non si accontentò di quello. Poi, tirò fuori lo strap-on e me lo fece ciucciare, giusto una lubrificata per poi piazzarmelo dritto nella passera in svariate posizioni, non ultima a pecorina, dove venni intensamente. La leccai in modo che raggiungesse anche lei l'appagamento. 


Massaggio inverso

Sognavo da tempo di approcciare con una massaggiatrice. Trovai una bella bionda e le proposi di fare il contrario, ovvero io massaggiare lei. Si mostrò scettica, in principio, poi, vedendo che ci sapevo fare, si rilassò alquanto. Fu a quel punto che ne approfittai per leccarle insistentemente la figa in svariate posizioni, portandola progressivamente all'orgasmo. Presa dall'eccitazione e dal coinvolgimento, la ragazza ricambiò e raggiunsi anch'io il piacere. Un bacio lingua a lingua suggellò la nostra focosa intesa intima.


Relax pre doccia

Mi chiamo Vivian. Sono fidanzata e convivo con Giole. Jim, l'amico del mio ragazzo, col bagno rotto a casa, desiderava fare la doccia per cui venne da noi. Fin qui, nulla di strano. Soltanto che, quando Jim arrivò e gli diedi l'accappatoio, Giole, con la scusa di offrirgli da bere, lo spogliò facendo apprezzamenti sul fisico. Dopodichè, i due finirono per succhiarselo a turno, prima di scopare a candela sul divano. Io li "accompagnai" con lo sguardo e un ditalino. La doccia ci fu, ma di sborra calda che io e il mio lui prendemmo in faccia. Dopo fu necessario andare tutti sotto l'acqua a ripulirci. 


venerdì 7 febbraio 2025

Relax tra socie

Io e la mia socia in affari, Manuela, non siamo particolarmente ricercate dagli uomini. Bhè, in realtà, un pò di dieta dovremmo farla, questo è vero. Ad ogni modo, non riuscivo più a contenere il desiderio sessuale e pensai di poter sfogare con lei. Ma Manuela era scettica. Quando provai a palparle il seno, disse che tra donne non era il caso. Ma io insistetti e riuscì a farla spogliare. Le leccai il seno. Strofinammo i capezzoli tra loro e l'eccitazione salì di brutto. A quel punto, la mia amica si cominciò a sciogliere. Ci leccammo le tette a vicenda. Le piazzai almeno tre dita nella fica, facendola sussultare. Poi lei ricambiò usando un solo dito ma fu appagante lo stesso. Poi passammo alle leccate di piedi reciproche con tutte le calze, prima che le leccassi perbene la bernarda fino a farla venire. Manuela ricambiò con dita e lingua, sicchè anch'io raggiunsi l'amplesso. Ora lei non è più tanto scettica sul sesso tra donne.  


Teresa

Mi chiamo Teresa. Io e Clelia ci conosciamo da tempo. La nostra amicizia nasce sui banchi di Scuola. Non nascondo di non essere immune al fascino femminile. Ma con Clelia c'è fondamentalmente un'amicizia, anche se, talvolta, siamo state più intime. Succedeva, solitamente, quando lei beccava una delusione da un uomo. Mi chiedeva di sbronzarci insieme, in tal caso. Poi, dentro l'auto, diventava molto disponibile al punto da farsi toccare tra le gambe. Dopo, quando tornava sobria, non faceva parola dell'accaduto. Quello che però non mi sarei mai aspettata è di riuscire ad andare a letto con la figlia Marianna, anche se, in realtà, fu lei a proporsi venendo dritto a casa mia. Come dire di no ad una fanciulla così avvenente? Ci accarezzammo a lungo, i corpi, i seni, fu davvero fantastico. Poi lei me la leccò e, per l'eccitazione forte, godetti subito. Dopodichè, mi dedicai a lei. Lunghe e suadenti leccate di fica, finchè la ragazza arrivò all'orgasmo. Dopo la venuta, le svelai il segreto tra me e la madre e lei rimase parecchio sorpresa. Bhè, alla fine non mi è andata affatto male, dal momento che, in fin dei conti, me le sono fatte tutte e due, sia la mamma che la figlia.  


La spasimante disponibile

Mi chiamo Corinne. Questa vicenda il mio ragazzo non l'ha mai saputa ma ci fu un periodo in cui mi vedevo di frequente con una ragazza biondina, Katya. Facevamo colazione insieme e chiacchieravamo. Da parte mia era soltanto un'amicizia ma vidi che lei, pian piano, si legò sempre più a me finchè capì che si era presa una bella cotta. Mi baciò nei pressi di una boscaglia abbandonata. Mi divertiva stare al gioco. Fu bramosa di osservare la mia passera. Le concessi la visione. La scrutò mentre mi teneva la gamba sollevata impugnando la cavaiglia. Quando mi resi conto che ci sarebbe stata praticamente a tutto, a un certo punto decisi di leccarle la figa. Non l'avevo mai fatto ad una ragazza, volevo vedere cosa si provava e devo dire che non fu affatto sgradevole, come non fu sgradevole sentirla venire. Katya mi dette appuntamento anche per il giorno seguente. Per un lungo periodo, dopo il cappuccino e il cornetto, le diedi puntualmente una ripassatina con la lingua.  


L'amica matura della coppia

Sono Nora. Non sono mai stata troppo gelosa. I desideri trasgressivi del mio compagno li vedevo come opportunità goderecce per cui non mi dispiaceva che lui avesse messo gli occhi addosso a Carmen, la mia amica matura. Convincerla non fu semplicissimo, dato che era delusa dagli uomini e non ci andava a letto da tempo. La rassicurai, spiegando che saremmo state solo tra donne ma, ovviamente, il mio partner, alla prima occasione buona le piazzò l'uccello in bocca e lei ci stette. Da lì, si innescò una girandola di emozioni. Gliela leccai mentre lui mi scopava, poi la leccammo insieme, lui la figa e io il culo. E, alla fine, lui se la scopò alla grande e riuscì a sfondarle pure il culo! Bhè, col palo dietro, e la mia lingua sulla figa, raggiunse un orgasmo intensissimo. Il mio ragazzo, estasiato, sborrò in bocca ad entrambe. A noi femmine, non restò che condividere il seme con un bacio passionale.


Le zie maestre

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giovedì 6 febbraio 2025

Mi fai provare le scarpe

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Le amiche ritrovate

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Il seno abbondante della cugina

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La collega imbranata

Mi chiamo Mina. La mia collega d'ufficio, Marta, è molto carina ma piuttosto imbranata. Basti pensare che non ha mai avuto un fidanzato, finora. Un giorno, mi coinvolse con un discorso riguardante le sue amiche che lasciavano i ragazzi e voleva una risposta da me. Non sapevo cosa dire, in quel preciso momento, ma mi venne in mente di replicare così, e cioè che, per tenersi le donne, bisogna saper leccare bene la fica. Da lì, la provocai, mostrandole la mia, poi le palpai le tette. La convinsi a mettersi a pecorina con le mutandine calate e da lì le leccai amorevolmente la patatina. Fu la prima volta che la vidi eccitata. Io già lo ero, naturalmente. La convinsi a sgrillettarmi e fu davvero piacevole. Lei è convinta che io l'aiuti a trovare sicurezza con i ragazzi. Le promisi di starle a fianco e intanto le sditalinai la passerina. Come dicevo, la Marta non è molto sveglia ma, in compenso, è davvero bona!  


Sesso occasionale tra sconosciuti vogliosi

Mi chiamo Fiamma. Sono molto legata ad un'amica più grande di me. Quando si mise con un bel maschio giovane, le sconsigliai di intraprendere una relazione del genere e infatti avevo ragione. Tempo dopo, lo sorpresi nei pressi di una fabbrica abbandonata mentre si scambiava bollenti effusioni con un maturo sconosciuto senza capelli. In realtà, quei due fecero proprio di tutto! Se lo succhiarono, scoparono e poi raggiunsero l'amplesso con abbondante sesso orale. Praticamente, si sborrarono in bocca a vicenda. Non sapevo proprio come raccontarlo a Catalina ma doveva conoscere la verità. Bhè, ci rimase male e sapevo che avrei dovuto consolarla. Specificò di non fraintendere, di non essere lesbica. Intanto, si lasciò sditalinare e mi leccò pure le tette, oltre a pronunciare apprezzamenti sul mio corpo. Va bhè, lasciamo perdere! Le diedi pace con un dildo, glielo sfregai sulle labbra della patata e poi dentro, finchè non venne. Bhè, mi piace il cazzo ma non potevo certo lasciare la mia amica triste, dovevo pur tirarla sù di morale.


Collaborazioni intime in ufficio

Mi chiamo Gloria. In ufficio, mi invaghì della collega con cui lavoravo fianco a fianco. Cercammo di tenere segreta la reciproca attrazione ma il Capo, una donna affascinante, se ne accorse e ci coinvolse in un bollente triangolo tra femmine. Io e Sara la leccammo insieme a Paola, la boss. Poi, ce la leccammo tra di noi. Infine, ci pensò Paola a farci venire, masturbandoci entrambe con le dita. Ultimamente, il lavoro è diventato decisamente più rilassante, tra le scartoffie. 


Romantic selfie

Chi l'avrebbe mai detto che mi sarei fidanzata con una ragazza. Partì tutto dal suo innocente desiderio di fare un selfie con me. Ma da lì mi spogliò. I suoi modi mi intrigavano non poco. Ci baciammo. Con due dita che affondo nella figa, mi fece letteralmente perdere la testa ed arrivai subito all'orgasmo. I baci proseguirono inesorabili molto a lungo. Bhè, l'amore a volte arriva forte all'improvviso e ti travolge come una scarica di adrenalina. Credo che presto ci sposeremo. 



mercoledì 5 febbraio 2025

Amori piacevolmente contorti

Le attrazioni affettive e sessuali possono essere rivolte da una persona a qualunque altro individuo, e l'alchimia può nascere in scenari torbidi, proprio come accade in questa storia familiare in cui un ragazzo è fortemente intrigato dalla figura paterna ed escogita il sistema per poter appagare il proprio desiderio proibito.


La cameriera porta scompiglio

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Bionda da impazzire

Sono Emma. Di solito, ero sempre gelosa delle tipe che piacevano al mio ragazzo. Una di queste, coi capelli biondi, si chiamava Martina. Fui curiosa di incontrarla e di dirle che il mio ragazzo andava matto per lei. Poi, aggiunsi che intrigava anche me. Quando Martina mi disse che preferiva le donne, pensai che fosse destino un nostro approccio intimo. Le palpai il seno, poi le leccai i piedi con tutte le calze, dopo averle sfilato le scarpe. Ci baciammo. Da lì fu un turbinio di leccate di fica a vicenda e di orgasmi. La strofinata finale tra passere fu il sublime epilogo per consacrare una mattinata all'insegna delle maialate tra donne. Dovrebbe saperlo il mio ragazzo, che, alla fine, Martina me la sono fatta io ma non glielo dirò. E bramo all'idea di rivedere quella esplosiva bionda che mi scalda la fregna. 


Libere di godere

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martedì 4 febbraio 2025

Sempre in tre

Mi chiamo Valentina. Quando mi misi con Lorenzo, non pensavo di dovermi, in qualche modo, fidanzare pure col suo miglior amico, Gianni. Tra di loro c'è un'evidete attrazione fisica. Fui scettica quando mi proposero di scopare in tre anche se devo ammettere che fu molto piacevole. Ma credevo che si trattasse di un'esperienza isolata, anche perchè, dopo quella volta, l'amico del mio ragazzo sparì per un periodo. Quando si ripresentò, capì che sarebbe successo di nuovo il triangolo e che sarebbe diventato la norma...