Mi chiamo Marianna. Credevo che il rapporto tra me e Giacomo, il mio ragazzo, fosse tranquillo. In realtà, prese pian piano una piega piuttosto trasgressiva. Cominciò tutto in cucina. Stavo sbrigando le faccende di casa con l'aiuto di Assunta, la cameriera. Giacomo, seduto, leggeva il giornale. Io e Assunta cademmo dalle nuvole quando notammo che il mio ragazzo si stava facendo spompinare dal suo più caro amico, Giorgio. Il giornale, infatti, presentava un buco e da quel foro Giorgio ci metteva la bocca. Nell'imbarazzo generale pensai bene di congedare la cameriera e così pregai Assunta di andar via. La donna aveva già visto troppo riguardo a faccende troppo personali. La salutai pregandola di tenere la bocca chiusa su ciò che aveva visto. Poi tornai dai due uomini per fare chiarezza. Trovai solo Giacomo col cazzo di fuori. Non disse una parola. Lo spompinai e lui mi scopo' un po', poi disse che Giorgio mi aspettava in camera da letto. Pensai di poter avere risposte, invece scopai anche con lui. Poi Giacomo ci raggiunse in camera da letto e chiavammo in tre: Giacomo mi scopava a pecorina mentre succhiavo l'uccello di Giorgio. Fu a questo punto che ebbi delle spiegazioni piuttosto pratiche e dirette: Giorgio chiavo' il mio ragazzo a candela e i due ammisero di intrattenere una relazione da diversi mesi. Lasciai che si divertissero, poi accettai l'idea del trenino: Giorgio inculava Giacomo che, a sua volta, scopava me. Adesso i malintesi sono stati chiariti e intratteniamo una inebriante ed appagante relazione a tre.
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