Mi chiamo Miranda, sono una docente scolastica. Ammetto di aver sposato Fausto, un uomo più grande di me, più per motivi economici che affettivi. Mi spiego meglio: Lui si occupa di distribuzione, ad alto livello, di prodotti tecnologici per conto di un'importante Azienda Orientale. I soldi fanno gola a tutti e così pensai di prendere due piccioni con una fava sposando una persona ricca e, tutto sommato, simpatica. Standoci a contatto, pian piano, col tempo, l'affetto nei suoi confronti aumentò e dunque credetti di aver operato la scelta giusta. Ma, a letto, la frequenza dei rapporti intimi diminuì sempre più finchè, i miei tentativi di seduzione, si rivelarono totalmente inefficaci. Fausto non andava minimamente in erezione, osservando i miei succulenti strip e imputò la causa di ciò allo stress. Cominciai ad alimentare perplessità. Pensai che lui frequentasse un'altra donna e così, nel dubbio, decisi di indagare in sordina per scoprire la verità. Fine prima parte. Continua a leggere: vai alla seconda parte.
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