Mi chiamo Jenny. Voglio raccontarvi di questa vicenda che accadde alcuni anni fa. All'epoca, frequentavo il Liceo Scientifico. Non ero vergine, avevo avuto delle esperienze sessuali con i maschietti, anche se non tante. Succhiavo qualche cazzo nei bagni della scuola e, talvolta, lo prendevo a pecora. Insomma, non ero proprio una brava ragazza ma nemmeno la più troia dell'Istituto, per così dire. Spesso studiavo a casa di una compagna di nome Miriam. Quella ragazza portava le lenti, non era particolarmente carina di viso ma, in compenso, aveva le tette più grandi delle mie e un corpo gradevole. In effetti, i suoi genitori non c'erano quasi mai e, a volte, invece di studiare, ci mettevamo a giocare alla Playstation. Quel pomeriggio ci stavamo sfidando a una "corsa tra auto" quando, ad un tratto, lei disse che potevamo fare di molto meglio. Non immaginavo che, come antipasto, mi baciasse. Fu un bacio a stampo un pò più passionale. Lo reputai un gesto d'affetto ma, poco dopo, capì che Miriam puntasse ad altro. Lei scoprì le sue belle tette e innescò in me una certa curiosità. Mi incitò ad accarezzarle ed io lo feci. Mi alzò la maglietta per osservare le mie, che sono più piccole delle sue. Ormai ci stavamo spogliando e nell'aria si diffondeva una certa voglia di trasgredire, sebbene non fossi mai andata con una ragazza, prima di allora. Mi spinse la testa contro il suo petto ed io leccai le tette. Dopodichè aprì le gambe permettendole di leccarmi la patata. Sapeva il fatto suo e slinguazzò egregiamente, alternando la lingua alle dita. Messa a pecora con lei che "pennellava" splendidamente da sotto, raggiunsi un intenso ed appagante orgasmo. Poi, da neofita dell'arte saffica, mi cimentai anch'io nella slinguazzata di passera, raggiungendo peraltro ottimi risultati. Carente di tecnica ed esperienza, compensai con l'istinto e la libidine del momento. Ad un certo punto, mi ritrovai stesa sul divano con la fica della mia amica in bocca. Leccai come una matta mentre Miriam, in piena fase di godimento, suggeriva di continuare senza esitazioni. La mia amica arrivò al culmine del piacere lanciando un urlo ed io mi ritrovai il suo liquido intimo in bocca. Quel giorno scoprì il sapore delizioso della bernarda. Quando i suoi genitori rientrarono, ore dopo, ci trovarono intente a giocare ai videogiochi, come se nulla fosse accaduto. Chiesero se avessimo studiato e rispondemmo di averlo fatto per ore e che ci stavamo rilassando con una partitina alla Playstation. Intanto, assaporavo ancora appieno l'essenza vaginale di Miriam, leccandomi le labbra di tanto in tanto...
martedì 3 ottobre 2023
Dalla Playstation alla lesbicata
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