venerdì 29 luglio 2022

Patrigno severo

Mi chiamo Francine. Dopo la separazione con mio padre Alfredo, la mamma, di nome Laura, instaurò una relazione con Massimo. Notai subito i suoi modi prepotenti da padrone ma cercai di abbozzare per non mettermi contro mia madre. A Massimo dava molto fastidio che fumassi. Un giorno, mentre stavamo in cucina, si risentì particolarmente per via delle sigarette. Mi dette della troia, della viziata. E spiegò che lo faceva per il mio bene. Dovevo uscire con gli amici ma lui me lo impedi. Sentenziò che meritavo una punizione esemplare. Tira e molla, finì che mi ritrovai come una puttana a cavalcare sopra di lui. Lo odiavo ma godevo. Me lo sbattette nella sorca senza pietà ed io divenni la sua zoccola e presi il cazzo duro a candela, a missionaria e pure a pecorina. Per venire preferì segarsi guardandomi nuda. Quando eiaculò spruzzando copiosamente sulla vagina mi senti davvero appagata. Ma, sfortunatamente, proprio in quel momento, entrò mia madre e ci colse in flagrante. Avrei voluto morire. Turbata scappò via la poverina. Chissà che, una volta passato il dispiacere, e sbollita la rabbia, non le venga voglia di provare una cosetta a tre. Non si sa mai nella vita!



















0 commenti:

Posta un commento