sabato 22 maggio 2021

Cedetti a Simona

Sono Anna, l'amica di Simona. Quando ricevetti il video della sua scopata con il rozzo barista, rimasi spiazzata. Credetti davvero che lei fosse etero ed andai di nuovo a farle visita. Ma per Simona, dopo la morte del marito, gli uomini rappesentavano soltanto un optional. Aveva architettato quello stratagemma in modo che io e lei ci riavvicinassimo. Stavamo sedute sul divano quando tirò fuori finalmente la verità, ossia di essere una lesbicona incallita con una bella cotta nei miei confronti. Simona mi leccò il collo. Pensai di andar via da casa sua ma non ci riuscì. Le mani audaci e la sua lingua calda mi tenevano ipnotizzata. Mi leccò i capezzoli, mi baciò e strinse le mie tettone da dietro. Le piaceva giocare, le sue mani calde e sensuali infondevano calore e desiderio. Molte donne, pure etero, ci sarebbero state in quelle condizioni. Io di sicuro lo feci. Mi ritrovai nuda a gambe aperte. Con lingua e dita si fece strada nella mia vagina ed io, a quel punto, iniziai a godere perdendo ogni sorta di freno inibitorio. Continuavo a pensare a quanto fosse sbagliato e innaturale un rapporto intimo tra due donne ma, al cervello, arrivavano impulsi e stimoli di sublime piacere di gran lunga superiori alle convinzioni da etero coltivate da sempre. Raggiunsi l'orgasmo, il primo dei tanti. Poi Simona, ovviamente, chiese di essere ricambiata. Mi faceva strano toccare una donna, il suo corpo, il sedere. In ogni caso, Simona allargò le gambe e io leccai una fica per la prima volta nella vita. L'eccitazione data dalla situazione particolare mi aiutò a superare l'imbarazzo. Pian piano mi abituai al gusto della vagina. Le infilai perfino due dita dentro. Poi lei mi suggerì di metterci a 69 e ci leccammo a vicenda: prima lei sopra, poi io. Gli ogasmi si susseguivano senza sosta per entrambe. Ci baciammo, ci sditalinammo a vicenda, scopammo anche strofinandoci le fiche. Ci provai sempre più gusto, volevo riuscire a farla godere il più possibile: usai dita, lingua. Intanto, curiosa, le chiesi delle sue relazioni con le donne. Rispose che andava con le ragazze. Provai un brivido di libidine. Le chiesi anche come fosse arrivata ad un interesse per me. Rispose che voleva qualcosa di più profondo ed intenso, non solo una scopata passeggera. La portai all'orgasmo. Poi fu lei a leccarmi e ad usare anche le dita, mentre stavo a pecorina sul divano. La mia fica scoprì per l'ennesima volta il gusto profondo dell'orgasmo. Le venute non si contavano più, ormai si godeva a oltranza. Le succhiai ancora il clitoride portandola ancora al piacere. Poi, sfinite, crollammo sul divano una (cioè io) sopra l'altra (ossia lei) sotto. Dormimmo nel letto matrimoniale insieme. Il mattino seguente tra di noi ci furono delle effusioni. Poi io andai via. Mi pregò di ritornare: lo feci la sera del giorno seguente. Nonostante avessimo goduto bene insieme, a me gli uomini piacevano parecchio. Lei non voleva rischiare di perdermi, casomai fossi stata intrigata da qualche maschio. E così mi riservò una sorpresa. Venni bendata con la scusa di un gioco erotico in modo che non potessi vedere cosa stesse succedendo. Simona allacciò lo strapon alla cintura. Poi mi chiavò a pecorina sul letto senza pietà. Precisò, con aria soddisfatta: "Ti piacciono gli uomini, giusto? Ecco, allora sono io il maschio che ti sfonda tutta... troia!". Mi fece sentire davvero una gran puttana e godetti intensamente. Alla fine, con 'trattamenti' del genere, pian piano assunsi pure io un orientamento lesbico e non cercai più gli uomini. Ormai il mio maschio era diventato lei...e continua ad esserlo! Tutt'ora mi fotte puntualmente, sia nel culo che nella figa. Oh siii!!! Leggi la storia dal principio

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Quella notte Simona e Anna dormono nello stesso letto. Le due 'amanti', al mattino, si congedano con un bacio


 
Il giorno seguente, quando le due donne si incontrano nuovamente, Simona scopa Anna con lo strap-on

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