martedì 5 febbraio 2019

La bocca del conoscente sul mio pene

Mi chiamo Gianni. Con Simona convivevo, tutto procedeva a gonfie vele e facevamo delle gran belle scopate. Poi, un giorno, lei si ingelosì perchè scoprì che chattavo con un'altra e se ne andò via sbattendo la porta. L'ansia mi prese, non sapevo proprio con chi sfogare l'eccitazione dopo oltre 15 giorni di astinenza. Tra l'altro quella con cui chattavo non era disponibile ad incontri per cui restai fregato, come si suol dire, da ambo le parti. Un giorno, per distrarmi, invitai un conoscente a casa per vedere una partita di calcio. In realtà non mi resi conto che questo tizio, di nome Paolo, era più interessato a me che alla partita. Quando gli raccontai di Simona lui sorrise e mi disse:"Tranquillo, ci sono anche altri modi per divertirsi". Risposi:"Scusa, ma quali altri modi?". Lui suggerì:"Tu chiudi gli occhi e lo scoprirai". I misteri mi hanno sempre affascinato e così feci come lui diceva. In men che non si dica mi ritrovai con la patta sbottonata e la sua bocca sul mio cazzo! Aprì gli occhi di scatto e dissi:"Paolo, ma che stai facendo?", lui sorrise e spiegò:"Non sò questa Simona quanto ci sapesse fare ma ti assicuro che la mia bocca non è da meno" e riprese a leccare e succhiare il cazzo con disinvoltura. In realtà non pensavo che Paolo fosse gay e la cosa mi faceva un pò schifo, a freddo, ma non di certo a caldo! Il mio cazzo era desideroso di attenzioni e quella bocca, seppur maschile, mi stava letteralmente facendo impazzire di piacere. Eravamo sul più bello quando Simona, tutta sexy, credendo di fare una sorpresa, irruppe nella casa. Accidenti! mi ero dimenticato che aveva ancora una copia delle chiavi dell'abitazione. Nel corridoio la sentì proferire sensualmente queste parole:"Il mio donnaiolo vuol farsi perdonare?". Ma quando giunse nella stanza, e mi trovò col cazzo in bocca a Paolo, il suo sguardo divenne dapprima di ghiaccio, poi esclamò:"Ma bene! Dopo appena due settimane ti trovo già con un'altra persona... e nemmeno di sesso femminile! Da presunto don Giovanni a finocchio! Che svolta!" e, con tono adirato e sarcastico, aggiunse:"Già che ci sei, perchè non glielo metti pure nel culo! Vedrai che ti piace...". A quel punto mi prese il panico e mi si ammosciò il cazzo. Avrei potuto ricucire lo strappo con Simona e invece l'avevo appena persa definitivamente. Ma Paolo sembrava immune al trambusto della situazione e suggerì:"Forse dovresti seguire il consiglio di quella donna...". Dopodichè si spogliò e si mise a pecora sul divano. A guardare quel culo il cazzo mi si fece di nuovo duro e pensai che, infondo, un buco vale l'altro. E così ingroppai Paolo, glielo ficcai tutto dentro e sfogai così la voglia repressa. Simona osservò un pò l'inizio di quella scopata commentando che io e lui stavamo bene insieme. Poi girò i tacchi, sbattette la porta e se ne andò. Dopo una prolungata stantuffata, gli inondai l'ano di sborra ed anche lui se ne venne. Finalmente mi sentì rilassato e non pensai più a Simona. Ci rivestimmo e Paolo, prima di andar via mi disse:"Dovremmo guardarle più spesso le partite insieme, non credi?", gli risposi sorridente:"Molto volentieri". 










  
Intanto Simona, nel suo ufficio, si dà al fai da te...

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