giovedì 30 ottobre 2025

Incesto orale tra madre e figlio

Mi chiamo Loredana. Mio marito Mauro era molto preso dal lavoro e scopavamo sempre meno, anzi, negli ultimi tempi non scopavamo proprio. L'astinenza cominciava a farsi sentire in modo evidente. In più, mio figlio Giacomo, in quel periodo, sembrava aver perso interesse per le partite di calcetto con gli amici e le giocate ai videogiochi. Mi ronzava intorno riempendomi di complimenti e affermando che ero più gnocca delle madri dei suoi amici, ragion per cui questi ultimi lo invidiavano parecchio. Mi sentivo lusingata. Inoltre, passavamo parecchio tempo in casa da soli. Un giorno mi accarezzò le tette da sopra al reggiseno e pure il sedere. Dissi che gli avrei mollato un ceffone ma poi non lo feci perchè infondo, sotto sotto, provavo piacere. Si sa che una donna ha bisogno di attenzioni e, quando non le riceve, se le va a cercare da qualche altra parte, seppur in modo sbagliato. Giacomo, un giorno, mi disse che potevamo aiutarci a vicenda, alludendo al sesso. Gli risposi menzionando il grado di parentela ma lui asserì che si trattava solo di un relax, nulla di più. Lui si spogliò, rimase in mutande. Io stavo in lingerie. Cominciò a leccarmi le tette, poi tra le gambe, sopra l'intimo. Mi scaldai, ovviamente. Le leccate divennero più audaci, direttamente nella carne. Giacomo stava disteso ed io sopra a godere come una matta. Arrivammo ad una posizione simile al 69 però leccava solo lui. Mise le mani sulle mie natiche, le allargò bene e slinguazzava la topa alla grande. Confesso che andai proprio in estasi. Voleva farmi venire e ci riuscì. Esplosi di piacere. Afferrai il suo cazzo e bastarono un paio di smanettate affinchè cominciasse ad eiaculare copiosamente. La prolungata leccata di fica lo aveva portato vicinissimo all'amplesso. Mentre tenevo l'uccello tra le mani, piombò in casa Mauro, di ritorno anticipato dal lavoro. Dovevo mantenere la calma per evitare un disastro. Girai tutto su un esperimento per vedere se Giacomo funzionava sessualmente, dato che non frequentava ragazze. Dissi a mio marito che il ragazzo soffriva solo di eiaculazione precoce. Vedendomi senza vestiti, però, chiese come mai fossi nuda. Io replicai affermando che stavo così per creare un minimo di atmosfera per il giovanotto. Incredibilmente si bevve queste menzogne colossali. Forse qualche sospetto lo teneva ma credette alle mie parole, pronunciate in modo fermo e deciso. Alcuni giorni dopo, Giacomo mi fece i complimenti per come avevo gestito la situazione. Per come mi aveva fatto godere con la lingua, meritava un premio, e così decisi di regalargli un bel bocchino con appoggio del pene tra le tettone. Inutile dire che il risultato fu una sborrata clamorosa e copiosa sul mio petto. Giacomo ha proprio ragione, ci aiutiamo bene a vicenda, così siamo molto più rilassati.        











 
qualche giorno dopo...


















 
il gran finale







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