martedì 6 novembre 2018

Cameriera e signora in duetto lesbo

Il mio nome è Caterina. Lavoro da alcuni anni come cameriera presso l'abitazione di una giovane coppia facoltosa. Lui, il signor Enrico, non c'è quasi mai, dato che è molto occupato con il lavoro. La moglie, la signora Carla, è una bella donna molto affascinante un pò snob, con la puzza sotto il naso. In realtà mi sono sempre trovata bene in quella casa, inoltre la paga è ottima. Inizialmente non avevo grande confidenza con la sig.ra Carla dato che lei impiegava la maggior parte del tempo a giocare a carte con le sue altolocate e, oserei dire, antipatiche, amiche oppure facendo shopping. Quando c'erano le amiche io servivo da bere a tutte, altrimenti restavo da sola a casa. Fu proprio restando da sola che un giorno resi più sexy la mia immagine di cameriera indossando calze e reggicalze. Lo feci, autoriprendendomi col cellulare, per poi mostrarlo al mio ragazzo che, come la maggior parte degli uomini, ama certi completini. Combinazione volle che, un giorno, miss Carla rientrò nettamente in anticipo dallo shopping esclamando il classico:"Dannazione! Proprio oggi doveva star chiusa la boutique!" e mi trovò conciata da camerierina sexy. Restò sorpresa. Le spiegai:"Signora mi scusi, è un outfit per il mio ragazzo". Lei sorrise e disse:"Stai bene così, Caterina, se vuoi puoi restarci. Una nota di sensualità in casa non è sgradita, e poi il tuo ragazzo sarà felice di ammirarti in varie pose". Maliziosamente aggiunse:"Se vuoi, posso scattarti anch'io qualche foto". Quella frase mi imbarazzò moltissimo e dissi subito di no ma lei, con sottile dolcezza insistette in un modo tale che mi fu difficile dire di no. I giorni seguenti, vestita in quel modo, sopra il letto, mi fece fare delle pose sexy, alcune decisamente sconce, tipo a pecorina etc... Le mostrai al mio ragazzo che ovviamente ne fu entusiasta. Naturalmente spiegai di averle realizzate da sola con l'aiuto dell'autoscatto. In seguito ringraziai Carla raccontandole dei commenti positivi ricevuti dal mio boyfriend. Il tempo passò e la confidenza tra me e lei aumentò sempre più. Carla arrivò a confidarsi sostenendo che a volte si stufava delle amiche. Ad un certo punto ridusse sia le partite a carte, sia le uscite per shopping. Avevo la chiara e netta sensazione che volesse restare più tempo in mia compagnia. Poi, una mattina, all'improvviso, accadde tutto. Stavo pulendo con l'aspirapolvere ed ero vestita nel solito modo che ho descritto prima. Lei mi si avvicinò, indossava un vestitino bianco. Si lamentò del rumore ed io mi infastidì convinta che avesse intenzione di scatenare una polemica, ma mi sbagliavo. Mi sorprese da dietro appoggiando le sue mani sul mio seno da sopra al vestito e disse che non dovevo più pulire ma che piuttosto avremmo fatto un gioco insieme. Francamente caddi dalle nuvole. Ma lei cominciò a chiarire la situazione piazzandomi spudoratamente la lingua in bocca. Non me l'aspettavo proprio quel bacio così passionale ed improvviso. Notai la sua eccitazione ancor di più quando mi leccò i capezzoli. Cominciai a capire di più quando mi parlò del suo rapporto di coppia in crisi. In pratica lui, preso dallo stress lavorativo e dalla routine, non si eccitava più e dunque, da tempo, non scopavano più. Ma ciò non chiariva tutto dal momento che lei, così bella, avrebbe potuto trovare vari altri uomini per soddisfarsi. E invece no! Alla fine disse che secondo lei, bene o male, gli uomini sono tutti stronzi e che aveva pensato a me per il sesso, che io, in qualche modo, l'avevo ispirata. In sostanza si trattava di una proposta indecente alla quale stavo per tirarmi indietro ma lei, furba, aveva il suo asso nella manica. Velatamente, anzi nemmeno tanto, mi ricattò sul lavoro. Potevo dire di no, è vero, ma lo avrei inevitabilmente perso. E allora che fare? Scegliere l'opzione più facile, cedere, starci. Mi ritrovai a leccarle la figa. Non solo per me, ma anche per lei era la prima volta con una donna. Poi fu lei a farmi divaricare le cosce e a slinguazzarmi il clitoride. Quel torbido gioco si stava facendo molto interessante ed eccitante. Ci baciammo. Lei voleva proseguire ma voleva allo stesso tempo capire se io ci fossi stata solo per il lavoro o meno. In realtà mi aveva eccitata ed ammisi palesemente che non ci stavo solo per il lavoro accendendo così la gioia nel suo sguardo. Ci leccammo a turno le tette. Poi mi fece stendere sul letto, si mise sopra di me con la fica all'altezza della bocca in modo tale che io potessi leccargliela. La signora pretendeva un lavoro accurato ed io, nell'eccitazione, mi dedicai totalmente alla sua calda e sugosa vagina. Poi, messa a pecora, ricevetti le sue calde e focose slinguazzate che mi fecero letteralmente trasalire di piacere. Poi mi afferrò per il tacco sinistro in modo che il mio corpo indietreggiasse quel tanto affinchè andassimo magicamente nella posizione mitica del 69. Le leccai la fica mentre lei leccava la mia aiutandosi anche magistralmente con le dita. Ad un certo punto, in preda all'imminente orgasmo, inarcai la schiena all'indietro e lasciai che lei mi slinguazzasse perbene all'impazzata dandomi il "colpo di grazia". Mi sbrodolai di piacere allagandole la bocca di liquido figale che lei bevve fino all'ultima goccia. Intanto la sgrillettai freneticamente con le dita della mano sinistra fino a sentirla venire a sua volta. Sospirò in modo profondo mentre le mie dita si inzuppavano del suo liquido caldo e copioso. Fu questa la nostra prima meravigliosa lesbicata. Ero appagata ma un pò sconvolta di ciò che avevo fatto con lei. Non dissi nulla al mio ragazzo e, a casa di Carla, io e lei non parlammo per diversi giorni della cosa. Finchè il desiderio tornò a impossessarsi prepotentemente di lei che coinvolse nuovamente me con la complicità del solito lettone. Pian piano quelle leccate di fica cominciarono a diventare una droga irrinunciabile. Tuttavia avevo decisamente paura che il marito di Carla prima o poi ci scoprisse. Ma il seguito di questa storia ve lo racconterò un'altra volta. FINE PRIMA PARTE.






La dolce Caterina cede con la signora, ma non è detto che sia spiacevole...









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