Mi chiamo Sara. In Ufficio venni investita di responsabilità da parte della Capo Reparto, Jolanda. Dovevo assicurarmi che si lavorasse senza perdite di tempo. Ma le mie due belle segretarie, Manuela la tettona e Veronica, amavano navigare sui siti porno e non solo. Un giorno trovai Veronica che leccava le tettone di Manuela e fui costretta a sgridarle. Ma la libidine nell'aria era troppa, inoltre non sono immune ai richiami della carne e restai coinvolta. Veronica mi baciò e lesbicammo a tre. Il finale fu strepitoso, con le loro lingue che mi perlustravano contemporaneamente i buchi: Manuela il culo e Veronica la fica. Sbrodolai e venni. Proprio in quel momento, arrivò la direttrice, la sig.ra Jolanda che ci sgridò e mandò via quelle due. Per calmarla fui costretta a leccargliela. Passarono dei giorni. Le voci girano, si sa. Il proprietario dell'attività venne a sapere del sesso in Ufficio e si adirò. Così Jolanda mi portò con sè dall'uomo per appianare la questione. Fummo costrette a sbocchinarlo in due per riportarlo alla ragione. Il megapompino doppio da paura, produsse come risultato una bella sborrata che gustammo entrambe. Tra le mura domestiche, si aggirava Paola, la splendida compagna brasiliana di mio padre Alfio. Avevo bisogno di confidarmi con qualcuno per le vicende lavorative. Paola si dimostrò disponibile ad ascoltare. Disse che mi ero mossa bene per mantenere l'impiego. Esternai di preferire di trovare un uomo ricco come mio padre per non andare più lì, in Azienda. A quel punto, la porcella, affermò che si sarebbe tolta di mezzo per lasciarmi campo libero, tanto non aveva problemi a trovare altri uomini benestanti. Il discorso dai tratti incestuosi mi turbò non poco. Andai in camera mia e pensai a tutte queste cose, non riuscivo a dormire e mi toccai. Riflettevo anche su Paola, se le piacessero le donne e se il discorso su mio padre era vero. All'improvviso lei entrò nella mia camera e disse di volermi aiutare con il godimento. Me la leccò, io replicai leccandole prima le tettone e poi la figa. La pratica si concluse con uno strofinio memorabile tra passere. Il giorno seguente, Paola non si fece trovare (in realtà spiava). Mio padre chiese dove fosse finita. Io, all'inizio restai sul vago, dissi di non sapere come fosse. Intanto provai a consolarlo con un bacio. Ad Alfio parve strano ma io insistetti, volevo essere la sua troietta ed arrivai a ciucciargli l'uccello. Mio padre era incredulo ma finimmo per scopare meravigliosamente. Tuttavia, lui voleva qualche dettaglio in più sulla sparizione di Paola. Gli dissi che Paola, in realtà era lesbica e ci aveva provato anche con la sottoscritta. A quel punto, mio padre si rasserenò e continuammo a scopare alla grande a cavalcioni mentre Paola osservava compiaciuta la scena. Quando arrivai all'orgasmo e Alfio mi schizzò dentro dicendo di amarmi, toccai il Cielo con un dito. Intanto, Paola sarà subito andata a prendere il cazzo di qualche altro uomo ricco. Adoro quella donna, anche se non credo che la rivedrò più.
....di nuovo caldissimo!
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*quando si dice aver voglia di CAZZO!*
*da ingoiare fino alle palle!*
*Andreas...amico del BLOG!*
*ecco perché adoro i ciclisti!*
*in attesa di ricever...
3 ore fa
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