lunedì 30 giugno 2025

Il risveglio della mogliettina tranquilla

Mi chiamo Alma, ero una moglie tranquilla. Con mio marito Gustavo, specie ultimamente, non c'era più tanta complicità. Inoltre, fino a quel momento, non avevo mai mostrato il mio lato hot da pantera, tra le lenzuola. Il colmo della vergogna lo raggiunsi quando lui si presentò a casa con una stangona bionda, Dora, e la scopò davanti a me senza alcuna esitazione. Paradossalmente, fu proprio Dora ad innescare la mia reazione. Diceva che dovevo svegliarmi, darmi da fare, non subire solo le corna passivamente. Lei, a letto, era una tigre, una pompinara mai vista, succhiava cazzo, palle, con notevole disinvoltura, e se lo faceva pure mettere nel culo alla grande, pratica che io, fino a quel punto, avevo sempre rifiutato. Quando lui le schizzò in bocca e sulle tettone e si svuotò completamente, capì che aveva raggiunto un notevole appagamento, quello che io non sapevo offrirgli. Lì arrivai al massimo grado di umiliazione, con un tradimento a viso aperto. Capì che dovevo scuotermi, abbandonare l'abito della signora tranquilla e diventare maialina. Così, cominciai lentamente a bazzicare internet e trovai una coppia di ragazzi. Quando li incontrai, mi resi conto che erano più portati per gli uomini che per le donne e così li incitai ad un pompino omo tra di loro. Fu divertente ed intrigante. Cominciai ad aprirmi alla trasgressione, anche se non ero stata ancora la protagonista. Con la coppia di ragazzi successiva andò meglio. Anche loro non mi sembravano dei maschi totalmente alfa ma di sicuro apprezzarono il mio corpo. Li segai, li spompinai e mi lasciai chiavare perbene in fica e pure nel culo, violando i tabù che mi frenavano. LA doppia penetrazione finale fu estasiante e ricevetti in bocca e sulle tette un autentico mare di sborra. Mi sentivo notevolmente appagata e pronta a raccontare a mio marito di aver ricambiato le corna a dovere. Ma sapevo che non mi avrebbe creduta facilmente, e così convinsi quei due a raccontarglielo. Forse non sarebbero mai venuti a casa ma riuscì a persuaderli menzionando la cavalla bionda che si sbatteva mio marito. Ingolositi dalla possibilità di conoscerla, vennero a parlare con mio marito. Inizialmente, tra i tre, ci fu un litigio, volarono parolacce. Mi allontanai ed osservai dietro la porta socchiusa. Ad un certo punto, con mio stupore, i soggetti smisero di litigare e ben presto, le loro ire, si trasformarono in appetito sessuale che sfociò in un trasgressivo trenino dove si inculavano clamorosamente a vicenda fino a schizzarsi nei buchi. Quando sopraggiunse Dora, stentò a credere a ciò che vide e mi chiese spiegazioni. Le riposi di aver semplicemente seguito i suoi consigli e di essermi data da fare... 
















 
primo incontro





 
secondo incontro
























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