martedì 11 novembre 2025

Sedotta da una ragazzina

Mi chiamo Noemi. Nella vita non bisogna mai sottovalutare nessuno. Alexandra era una giovane vicina di casa che consideravo invadente ed impicciona, dall'alto del mio atteggiamento un pò snob. Approfittando dell'assenza di mio marito, impegnato duramente al lavoro, mi bussava di continuo. La consideravo una perditempo, non riuscivo proprio a capire cosa volesse da me, una donna sposata. Alexandra era lesbica ed io le piacevo parecchio. Mi arrovellò il cervello con i suoi discorsi sulla vita che è breve e che bisogna approfittare delle occasioni quando capitano. Ma ancora non riuscivo ad afferrare bene il concetto, ossia dove volesse andare a parare. Cominciai a capirci qualcosa in più quando elogiò la pelle morbida delle mie gambe accarezzandole. Insomma, non ero mai stata con una donna, cosa si aspettava che le dicessi subito di si? Bhè, ci pensò lei, ovviamente, a prendere l'iniziativa, senza indugi, palpandomi le tette e leccando poi i capezzoli. Poi mi stese sul letto, mi teneva fermi i polsi. Diciamo che usò un pò di forza per ottenere ciò che desiderava, almeno inzialmente. Io mi ribellavo, non volevo, anche perchè non conoscevo certe dinamiche, certe situazioni. A un certo punto, lei riuscì a togliermi le mutande e lì cominciò la parte davvero bella perchè leccava la passera da vera maestra ed io cominciai a godere sul serio. In più, si mise sopra di me e mi insegnò come ce le si struscia tra donne. Ero scettica ma mi dovetti ricredere, dal momento che godetti come una matta fino a venire. Ma lei aveva ancora voglia e mi chiese esplicitamente di provvedere. E così, gliela leccai dal basso e, a guardare il risultato, ovvero il suo orgasmo profondo, feci un ottimo lavoro. Delle visite intime di Alexandra, nessuno deve venirne a conoscenza, soprattutto mio marito.    





























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