giovedì 21 agosto 2025

I prodigi dell'autista

Mi chiamo Lea. Nella vita esistono i compromessi, ognuno tira l'acqua al proprio mulino. James, un ricco imprenditore gay, necessitava di una "ragazza di facciata", una persona che lo accompagnasse agli eventi e che, agli occhi della gente, figurasse come la fidanzata. Accettai la proposta in cambio di benefici di natura economica, ovviamente. Ma è chiaro che, alla lunga, è difficile contenere il desiderio sessuale che, con James, sarebbe rimasto perennemente inappagato. Avevo bisogno di sfogare i miei impulsi intimi con una persona adeguata. Notai che Norton, l'autista di fiducia di James, mi mangiava con gli occhi attraverso lo specchietto retrovisore dell'auto. Sentivo il suo sguardo sul seno, sulle cosce. Provai a provocare James per l'ennesima volta strofinandomi col culo sul pacco, da fuori ai vestiti, ma non vi fu alcuna reazione, se non di imbarazzo, da parte sua. Era presente anche Norton, che mi aveva appena accompagnata. Decisi di spogliarmi davanti a entrambi. James disapprovò, naturalmente, pregandomi di rivestirmi subito. Inoltre, rimproverò Norton per il suo eccessivo entusiasmo nei miei confronti. Poco dopo, James andò via per sbrigare le pratiche d'affari ed io e Norton restammo soli. A quel punto, tirai fuori il cazzo dal pantalone e lo segai, dopodichè ci mettemmo rapidamente a chiavare. Stavo sopra di lui a cavalcioni, beccandomi il meraviglioso tarello. Mi girai anche dall'altro lato, a candela. Il piacere aumentò a dismisura. Proseguimmo a missionaria e dopo Norton prese coraggio e me lo ficcò audacemente nel culo a pecorina. Andai proprio in estasi, non me lo sarei aspettato da lui, sinceramente, e percepì, nel contempo, il suo notevole coinvolgimento. Me lo dette ancora parecchio nel sedere, pure a cavalcioni. E lì, onestamente, sbrodolai e venni da gran porca. Pochi istanti dopo, il suo pisello duro esplose sovente nella mia bocca, schizzando un mare di sperma infuocato. Lo assaporai tutto ed era così abbondante che colò perfino sulle tettone. Mentre ci godevamo il momento magico dell'orgasmo, ci sorprese James che andò su tutte le furie. Seppur sessualmente non gli garbano le donne, si sentì tremendamente offeso dal mio comportamento, ancor più da quello di Norton e minacciò addirittura di licenziarlo. Sono più che convinta che lo avrebbe fatto. Fui io a suggerire all'audace autista la vergognosa soluzione. Norton capì subito che, per rimediare, avrebbe dovuto piazzare il randello tra le natiche del Capo e così fece. Di fronte all'uccello che lo penetrava implacabilmente a pecorina, James si rese decisamente più malleabile e disponibile al dialogo. D'altronde, Norton, per salvaguardare i propri interessi economici, mi attribuì poca importanza per risaltare agli occhi del datore di lavoro. Distesa sul divano, con la fica al vento, osservai Norton trombare James con foga, fino a schizzargli copiosamente dentro al culo. Norton mantenne il lavoro ma credo che non sia più disposto a fottermi, perchè rischierebbe troppo a farsi ribeccare dal Capo con la sottoscritta. Dovrò cercarmi un altro stallone mentre Norton si occupa esclusivamente di riempire il buco del Direttore.          

















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