Mi chiamo Mirko. Il mio intento era quello di aiutare mia madre Clara che aveva l'auto in panne. Per questo motivo, mi rivolsi ad un meccanico coetaneo, Jerry, facendo presente le difficoltà economiche per sistemare il veicolo. Lui mi rassicurò. Avrebbe messo a posto l'auto ma in cambio pretese la mia disponibilità totale. Capì che desiderava un bocchino e non mi tirai indietro. Il suo pene divenne durissimo. Poi, volle assaggiare anche il mio. L'atmosfera era strana, insolita. Di solito avevo giocato con qualche ragazza ma mai con un uomo. Mi resi conto di piacergli. Ormai eravamo nudi. Mi misi sopra di lui a cavalcioni e andai su e giù, poi me lo diede a missionaria e a pecorina. Non mi sarei mai sognato di vivere un rapporto completo con un maschio, eppure stava succedendo e mi piaceva. Inoltre, l'intento nobile di aiutare mia madre, mi stimolava a proseguire nella trasgressione. In tutto questo, si percepiva un profumo di donna e, a un tratto, sentimmo rumore di tacchi. Capì che qualcuno ci stava spiando già da un pò e quel qualcuno era proprio mia madre. Quando comparve, Jerry mi aveva già schizzato nel culo ed io stavo sborrando grazie a una sua sega. Il dialogo tra Jerry e mia madre fu del tutto ambiguo e ironico e, ovviamente, il pistone me l'ero beccato io, prima che quello meccanico fosse sistemato sull'auto. Il fine giustifica i mezzi, bhè dopotutto mia madre fu contenta di riavere l'auto in ordine ed io non tanto dispiaciuto di averlo preso abbondantemente nel culo.
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